A Michael J. Fox è stato diagnosticato il morbo di Parkinson quando aveva soltanto trent’anni, nel 1991. Nonostante la diagnosi avvenuta così presto, è solo nel 1998 che l’attore di Ritorno al Futuro esce allo scoperto con il mondo, dichiarando pubblicamente la sua condizione fisica e di salute. Da allora ha condiviso con i fan la sua lotta contro la malattia degenerativa che fa ormai parte della sua vita, e ha saputo reagire con forza e decisione, senza mai perdersi d’animo.
Michael J. Fox è l’orgoglioso fondatore della Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research, nata nell’ormai lontano 2000, e in tutti questi anni la fondazione ha raccolto centinaia di milioni di dollari per la ricerca sulla malattia. Da allora l’attore è diventato un punto di riferimento per le persone malate di tutto il mondo e una fonte di sostegno, ma non è sempre andata così.
La malattia di Fox è una sindrome caratterizzata da rigidità muscolare che si manifesta con resistenza ai movimenti passivi. I muscoli hanno spasmi involontari, insorgono tremori durante lo stato di riposo che non possono essere fermati né controllati e possono aumentare in caso di stato di ansia, che provoca difficoltà anche a portare a termine i movimenti.
Fox non ha sempre saputo gestire al meglio la sua situazione. All’inizio, quando arrivò la diagnosi, iniziò a sviluppare dei problemi con l’alcol in un tentativo di affrontare il problema, ma “si è rivelato un disastro. Sono sempre stato un festaiolo, ma questa era la prima volta che bevevo per non sentire qualcosa. Avevo uno scopo più. . . oscuro” ha detto.
Circa un anno dopo la diagnosi, l’attore ha finalmente ripreso in mano la situazione e deciso per un approccio diverso con la sua malattia. “Mi sono svegliato una mattina e ho visto il viso di Tracy, mia moglie. Ha solo detto: ‘È questo che vuoi?’ E io ho capito che no, non lo era. Così ho smesso di bere nel ’92. Ho intuito che se potevo scegliere riguardo al bere, potevo fare delle scelte anche riguardo al Parkinson“. Ad oggi l’attore non la definisce una battaglia, ma un “vivere con o lavorare con il Parkinson“.
Micheal J. Fox continua ad emozionare i fan di tutto il mondo con la sua forza, come fece da giovane grazie al suo lavoro e ai suoi ruoli, oltre alla sua ultima apparizione ai BAFTA in cui ha commosso tutti. Tra i più noti e iconici non possiamo che citare quello in Ritorno al Futuro, la trilogia che lo vede come protagonista nel ruolo della testa calda Marty McFly. Ma sapevate che il ruolo poteva non andare a lui? Alla fine divenne il volto di una delle trilogie cult più amate di oggi, che proprio in queste settimane è tornata in televisione a far rivivere ai fan le avventure di Marty e Doc.