La storia che proviene da Arezzo ha davvero dell’incredibile. Come riporta Il Corriere della Sera, nella città italiana della Toscana orientale, nel 2018, un uomo – classe 1954 – è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per amputargli il pene, a causa di un sospetto tumore. Peccato che il paziente sia stato vittima di un errore di valutazione da parte dell’urologo (il tumore non c’era), e ora l’uomo chiede un maxi risarcimento.
L’operazione chirurgica in questione è stata eseguita all’ospedale San Donato di Arezzo nel novembre 2018. A causa dell’errore, l’urologo – di cui non si conosce l’identità ma solo l’età (30 anni) – che ha operato il paziente rischia ora di finire sotto processo. Il caso sanitario è oggetto di un fascicolo giudiziario che il 9 marzo arriverà nell’aula del giudice del Tribunale di Arezzo, Claudio Lara, per l’udienza preliminare. Secondo quanto ricostruito dai legali del paziente, l’urologo sospettava una patologia tumorale al pene. La tesi del medico è stato poi smentita dagli esami istologici sui tessuti prelevati, che però sono stati troppo tardivi.