Pelé è morto oggi 29 dicembre 2022, aveva 82 anni: il calciatore era stato ricoverato il 29 novembre all’ospedale Albert Einstein. Alla leggenda del calcio brasiliano era stato diagnosticato un tumore al colon e nel dicembre 2021 era stato sottoposto ad un intervento chirurgico per asportarlo. Dall’inizio di dicembre migliaia di tifosi si erano accampati fuori all’ospedale di San Paolo per rendere omaggio al calciatore mentre tutto il Brasile pregava per lui.
Le condizioni di Pelé si erano aggravate negli ultimi giorni del mese di novembre 2022, quando i medici gli avevano riscontrato un gonfiore generalizzato su tutto il corpo. A Pelé, pseudonimo di Edson Arantes do Nascimento, al momento del ricovero, era stata diagnosticata un’insufficienza cardiaca scompensata. I medici, nel bollettino emesso poche ore dopo il ricovero, sottolinearono che le ultime sedute di chemioterapia non avevano dato risultati. Il tumore stava aggredendo altri organi vitali, come i polmoni e il fegato. Durante i Mondiali in Qatar, Pelé aveva mandato un messaggio ai brasiliani, dove diceva che stava guardando la nazionale e faceva il tifo per loro. La famiglia da giorni era riunita intorno all’ex calciatore, i figli e l’attuale moglie, Marcia Aoki, avevano passato in ospedale anche il giorno di Natale.
Pelé il cui vero nome era Edson Arantes do Nascimento era nato a Três Corações il 23 ottobre 1940. Nel corso degli anni, gli sono stati attribuiti vari soprannomi tra cui O Rei e O Rei do Futebol. La sua carriera è legata alla squadra brasiliana del Santos con cui ha vinto, tra il resto, dieci volte il campionato Paulista, quattro il Torneo Rio-San Paolo e due edizioni della Copa Libertadores. Ha concluso la sua carriera negli Stati Uniti, nei New York Cosmos, con cui ha vinto un Campionato NASL.
Ha esordito in nazionale a 16 anni, il 7 luglio 1957. Pelé fu convocato per i Mondiali 1958 svoltisi in Svezia, era il più giovane del torneo e il più giovane ad avere mai giocato una partita della fase finale della Coppa del Mondo. Nel torneo trascinò la sua squadra alla conquista del titolo. Nella finale contro la Svezia, vinta dal Brasile, segnò due reti. Il primo gol, un pallonetto a superare il difensore che lo marcava, seguito da un preciso tiro al volo, è considerato uno dei più grandi gol di tutti i tempi.
Ad oggi, Pelé resta l’unico calciatore ad aver vinto tre edizioni del campionato mondiale di calcio. Il campione ha alzato il trofeo nelle edizioni del 1958, 1962 e 1970, dove in Italia sconfisse l’Italia, reduce dalla storica semifinale contro la Germania. Secondo alcune statistiche, riconosciute dalla FIFA, ha segnato 1281 gol in 1363 partite. Nelle gare ufficiali, ha messo a segno 757 reti in 816 partite. Pelé ha chiuso la carriera calcistica l’1 ottobre 1977 con un’amichevole tra Cosmos e Santos, le sue due squadre.
Dopo il ritiro, ha coperto varie cariche istituzionali tra cui quella di ambasciatore delle Nazioni Unite per l’ecologia e l’ambiente e Goodwill Ambassador dall’UNESCO. Nel 1995, il presidente brasiliano Cardoso lo nominò ministro straordinario per lo sport. È stato anche Ambasciatore per il calcio della FIFA e membro del Football Committee.
Protagonista di vari documentari sulla sua carriera, Pelé ha partecipato al film Fuga per la Vittoria nel quale, insieme ad altri calciatori e a Sylvester Stallone, fa parte della squadra dei prigionieri dei campi di concentramento nazisti che affronta la nazionale tedesca.