I venti di guerra europei arrivano a Pechino 2022: Vladyslav Heraskevych, che rappresenta l’Ucraina nella gara di skeleton, dopo aver portato a termine la terza delle quattro prove previste, ha mostrato alla telecamera un cartello con la scritta in inglese “No war in Ukraine”, ovvero “No alla guerra in Ucraina”.
“No War in Ukraine”
Ukraine’s Vladyslav Heraskevych flashed a small sign to the cameras as he finished his #Beijing2022 skeleton run. https://t.co/8J3FmdmDxK
— The Associated Press (@AP) February 12, 2022
Mentre la diplomazia è al lavoro per evitare l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, Vladyslav Heraskevych con il suo gesto ha dato voce a tutti coloro che vogliono evitare un conflitto che rischierebbe di allargarsi e diventare una terza guerra mondiale, come temono molti. “È la mia posizione. Come tutte le persone normali, non voglio la guerra”, ha detto subito dopo Heraskevych, come riportato dalla ESPN. L’atleta ucraino ha continuato dicendo “Voglio la pace nel mio paese e voglio la pace nel mondo. È la mia posizione, quindi mi batto per questo. Combatto per la pace”.
Il gesto di Vladyslav Heraskevych va contro la ‘regola 50’, introdotta nel 1975 dal Comitato Olimpico Internazionale. Nello statuto del CIO si legge “Nessun tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale è consentito in alcun sito, sede o altra area olimpica”. Alcuni esponenti del Comitato hanno assicurato che il gesto di pace di Heraskevych non sarà sanzionato.
L’atleta di skeleton ha poi parlato dell’attuale situazione nel suo paese “In Ucraina la situazione è molto delicata, ci sono molte armi e numerosi soldati in giro per il mio paese. Non va bene, non nel 21esimo secolo. Così ho deciso, prima delle Olimpiadi, che avrei fatto conoscere la mia posizione a tutto il mondo”.
Vladyslav Heraskevych, che non è mai stato in gara per il podio, ha concluso dicendo “Spero che le Olimpiadi di Pechino mi sostengano in questa situazione. Nessuno vuole la guerra. Spero che il mio gesto aiuti la pace nel mio paese”.