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    Paul Haggis: “Non ho stuprato nessuno, ma Scientology potrebbe distruggermi”

    Paul Haggis respinge le accuse di violenza sessuale in una lunga intervista a Repubblica in cui evoca lo spettro di un complotto di Scientology.
    Valentina D'AmicoDi Valentina D'Amico12 Luglio 2022
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    epa06292849 Canadian director and producer Paul Haggis smiles as he addresses a press conference to present the 6th Evolution! Mallorca International Film Festival in Palma de Mallorca, Spain, 27 October 2017. Haggis is the sponsor of the independent film festival running from 26 October to 04 November. EPA/CATI CLADERA
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    Ora che è tornato in libertà, Paul Haggis si difende dalle accuse di stupro mosse contro di lui da un’aspirante attrice inglese dichiarandosi innocente e ipotizzando addirittura un complotto di Scientology ai suoi danni per distruggerlo. In una lunga intervista a Repubblica, il regista respinge le accuse a suo carico, ma ammette di aver fatto degli errori che gli stanno costando molto cari.

    “Il mio primo errore è stato permettere a qualcuno che conoscevo appena di venire a trovarmi. È stata una stupidaggine. Il secondo errore è avvenuto l’ultima mattina, quando è accaduta una cosa che ho trovato particolarmente spiacevole e ho deciso di troncare questa situazione. Ho portato quella donna all’aeroporto alcune ore prima del suo volo. Sono arrabbiato con me stesso per questi errori. Però non riesco ancora a capire cosa abbia portato a queste accuse false contro di me” dichiara il premio Oscar Paul Haggis a Repubblica dopo che un giudice italiano ha posto fine agli arresti domiciliari.

    Tutto è nato dalla denuncia di una 28enne inglese, che ha accusato il regista di aver abusato di lei per tre giorni, dal 12 al 15 giugno, dopo che lo aveva raggiunto nel b&b di Ostuni presso cui alloggiava per un incontro di lavoro.

    Nel provvedimento di revoca della misura cautelare, la gip di Brindisi Vilma Gilli ha scritto che la testimonianza dell’accusatrice “non solo ha confermato l’assenza di contegni violenti costrittivi da parte dell’indagato al fine di consumare gli atti sessuali, ma ha rivelato una complessa vicenda che sfuma l’originario giudizio espresso nella ordinanza” che aveva disposto gli arresti domiciliari per il regista, e cioè “l’incapacità di Haggis di resistere ai propri istinti sessuali”.

    Paul Haggis si chiede ora il perché delle accuse rivolte contro di lui e ipotizza un possibile complotto da parte di Scientology, a cui ha aderito in passato per poi uscirne raccontando quanto sperimentato a contatto con la setta in un controverso documentario.

    “Lentamente sono arrivato a capire che Scientology era profondamente corrotta. Forse avrei dovuto capirlo molto prima, ma di certo non potevo più difenderla né farne parte. Non ho prove, ma da quello che ho imparato da Scientology, so che sono capaci di qualsiasi cosa. Se parli contro di loro, useranno qualsiasi mezzo per distruggere la tua reputazione, la tua carriera e la tua famiglia” dichiara il regista di Crash a Repubblica, spiegando che le accuse rivoltegli contro gli hanno causato la perdita di due lavori. Già in passato Haggis era stato oggetto di accuse di molestie da parte di una donna americana, ma lui chiarisce:

    “Negli Stati Uniti nessuna donna mi ha denunciato, sono stato io a rivolgermi alla Procura. Mi sono stati chiesti nove milioni di dollari in cambio del silenzio su un rapporto consensuale di una notte, avvenuto cinque anni prima. Ho atteso cinque anni per riabilitare il mio nome nella causa civile. Di recente, finalmente, ero riuscito ad ottenere due lavori come sceneggiatore. Quando sono stato arrestato in Italia, li ho persi entrambi”.

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