Anche questa estate il pubblico si prepara a vivere la notte di San Lorenzo 2022 tra eventi, avvistamenti e desideri da affidare alle stelle cadenti. Quest’anno l’affascinante spettacolo delle Perseidi inizia dalla fine di luglio e dura fino al 20 agosto, raggiungendo il picco di visibilità intorno al 12 agosto. La pioggia di meteore è visibile anche in streaming, gratuitamente, sul canale del Virtual Telescope Project (l’evento del 3 agosto è stato cancellato, ma saranno comunicate nuove date nei prossimi giorni)
Scientificamente la pioggia delle Perseidi rappresenta lo sciame meteorico che ogni estate la Terra attraversa. Le scie luminose, visibili ad occhio nudo, in questo periodo sono circa un centinaio al giorno. Lo sciame ha origine dalla cometa Swift-Tuttle, le meteore che vediamo, quelle che la fantasia popolare ha definito stelle cadenti, sono particelle rilasciate durante le passate orbite della cometa: l’ultima risale infatti al 1992 e la prossima si realizzerà nel 2126. Il collegamento tra le meteore e la Swift-Tuttle fu scoperto dall’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli.
Il nome Perseidi deriva dalla costellazione di Perseo, dalla quale scaturisce lo sciame meteorico che vediamo in questi giorni. Il fenomeno si verifica sempre nel periodo estivo, come spiega Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, perché è il momento in cui la Terra “passa in prossimità dell’incrocio tra la sua orbita e quella della cometa in questione, ‘tuffandosi’ così nella nube di polveri seminata da quest’ultima lungo il proprio percorso attorno al Sole”.
Le meteore non hanno nessun effetto sulla Terra perché non riescono a raggiungere la superficie terrestre, disgregandosi già negli strati più alti dell’atmosfera, a differenza delle meteoriti che riescono ad attraversarla e raggiungono la superficie terrestre.
Dopo la spiegazione scientifica, è tempo di dare sfogo alle credenze popolari, lo sciame meteorico è conosciuto anche col nome di ‘Lacrime di San Lorenzo’. L’origine, ovviamente di matrice cattolica, è legata alla morte del martire, messo al rogo il 10 agosto del 258 durante la persecuzione voluta dall’imperatore romano Valeriano. Per la tradizione, le stelle cadenti rappresentano le scintille dei carboni ardenti del rogo. Per Giovanni Pascoli, nella poesia X Agosto, sono lacrime celesti, il poeta spiega che il Cielo piange stelle cadenti per la morte di suo padre e, più in generale, per la crudeltà dell’uomo.
La pioggia delle Perseidi è visibile soprattutto nei posti in cui l’inquinamento luminoso è basso, o addirittura nullo. Il fenomeno quest’anno sarà disturbato dalla luna piena, l’ultima Superluna del 2022, per questo sarà importante cercare posti poco illuminati se si vuole assistere dal vivo allo sciame meteorico ed esprimere un desiderio. Secondo la credenza popolare, infatti, la ‘stella cadente’, nel suo ultimo viaggio, dà la possibilità a chi la osserva di affidarle un desiderio che l’astro farà avverare.
Bill Cooke, astronomo della NASA, conferma che “purtroppo, il picco delle Perseidi di quest’anno si verificherà con le peggiori circostanze possibili per gli osservatori”. Gli esperti consigliano di individuare la costellazione di Perseo, che, alla fine della notte, si trova a mezz’altezza a nord-est o osservare lo zenit sdraiandosi a terra.
Se le condizioni atmosferiche e l’inquinamento luminoso non ci permettono di assistere al fenomeno, possiamo ricorrere al Virtual Telescope, che offre la diretta streaming con il commento dell’astrofisico Gianluca Masi, Responsabile del Virtual Telescope Project.