Un cofanetto contenente 15 monete d’argento antiche, rinvenute nella Grotta di Muraba’at durante gli scavi dell’Autorità israeliana per le antichità avvenute in questi mesi, rivelano una grossa scoperta archeologica in riferimento all’epoca in cui la Giudea era sotto il controllo del Regno greco dei Seleucidi fornendo pertanto importanti dati sugli eventi che fecero parte della Rivolta Maccabea.
“È interessante cercare di visualizzare la persona che si rifugiò nella grotta e nascose qui i suoi beni personali con l’intenzione di tornare a ritirarli. Probabilmente la persona è stata uccisa durante le battaglie e non è tornata a raccogliere i suoi beni che hanno atteso quasi 2.200 anni fino a quando li abbiamo recuperati“, ha dichiarato il dottor Eitan Klein dell’Autorità israeliana per le antichità in una dichiarazione inviata via e-mail.
Dopo la morte di Alessandro Magno, la divisione del suo impero lasciò la Giudea sotto il controllo degli imperi greci in guerra. Alla fine, il territorio che oggi è Israele e la Cisgiordania passò sotto il controllo dell’Impero seleucide, fondato da uno dei generali di Alessandro. La relativa tolleranza nei confronti dell’ebraismo terminò con il re Antioco nel 168 a.C., che vietò le pratiche religiose ebraiche e affidò il Tempio a un culto.
L’inevitabile rivolta fu guidata da Giuda Maccabeo e dai suoi fratelli e successivamente celebrata con la festa di Hanukkah. La coincidenza della ricorrenza di Hanukkah con il Natale ha fatto sì che quella che prima era una festa relativamente minore dell’anno ebraico abbia avuto maggiore risalto nei Paesi a maggioranza cristiana, in modo che i bambini ebrei non si sentissero esclusi. Questo, a sua volta, ha aumentato il risalto della storia dei Maccabei.
Ad ogni modo Klein ha poi aggiunto: “Si tratta di un ritrovamento assolutamente unico, che presenta la prima chiara prova archeologica che le grotte del deserto di Giudea hanno svolto un ruolo attivo come teatro delle attività dei ribelli ebrei o dei fuggiaschi nei primi giorni della Rivolta Maccabea, o degli eventi che l’hanno preceduta“. Il riferimento al luogo come “deserto di Giudea” è coerente con il modo in cui era conosciuto all’epoca, anche se oscura l’attuale status contestato di Muraba’at (che attualmente si trova in Ciisgiordania e non in Israele).