Michael J. Fox ha parlato nuovamente con il magazine AARP a proposito della sua malattia, il Morbo di Parkinson, e degli obiettivi che è riuscito a raggiungere nel corso della sua carriera, anche se ormai ha detto di essersi ritirato dalla recitazione a causa di problemi di memoria. “Sono un freak. Mi sorprende essere riuscito a fare così tante cose, a dispetto della mia condizione fisica”
Fox ha spiegato ad AARP che i tremori che caratterizzano la sua malattia sono una piccola parte dei suoi problemi. “La gente crede che il Parkinson sia soprattutto ciò che vedono. Ma quello che vedono è niente, rispetto a quello che è. Certi giorni le mie mani tremano appena, altre volte…” (fa il gesto di scuoterle forte) “Quello che non si vede è, ad esempio, l’assenza di un giroscopio interno, il senso dell’equilibrio, di percezione periferica. Quando va bene, nei giorni più luminosi, è come se fossi su una nave con un mare in tempesta”
Michael J. Fox aveva 30 anni quando gli fu diagnosticato il morbo di Parkinson, malattia che lo scorso anno ha messo definitivamente fine alla sua carriera: a dichiararlo è stato l’attore di Ritorno al futuro nel corso di un’intervista ad AARP, l’associazione no profit statunitense che si occupa soprattutto dei problemi delle persone che hanno superato i 50 anni.
Michael J. Fox è conosciuto soprattutto per il ruolo di Marty McFly, protagonista della trilogia di Ritorno al futuro. Prima del successo dei tre film sui viaggi nel tempo, Fox era stato Alex P. Keaton nella sitcom Casa Keaton, personaggio che gli ha regalato tre Emmy. Nel 1998 rivelò pubblicamente che sette anni prima, ai tempi della sitcom, gli era stata diagnosticata una grave forma di Parkinson giovanile.
Nell’intervista ad AARP ha raccontato come le difficolta con la memoria gli abbiano impedito di proseguire la sua carriera di attore. Nonostante la diagnosi Michael J. Fox ha continuato a lavorare “Ho recitato per quasi trent’anni dopo la mia diagnosi, dopo la serie Spin City mi sono preso una pausa poi ho fatto un paio di episodi di Scrubs – Medici ai primi ferri ed è stato divertente. Ho interpretato un tipo con disturbo ossessivo-compulsivo e mi sono reso conto che potevo usare il Parkinson per il ruolo”, ha rivelato al giornalista che lo ha intervistato.
Dopo quest’apparizione in Scrubs, Michael J. Fox ha ottenuto un ruolo in The Good Wife, e nella serie ideata da Robert e Michelle King l’attore ha interpretato Louis Canning, un avvocato rivale dello studio Lockhart&Gardner, che pur di vincere le cause non si fa scrupoli ad impietosire la giuria e i giudici sfruttando proprio i sintomi del Parkinson. L’attore ringrazia chi gli ha proposto questo ruolo che lui considera un vero colpo di fortuna “Quando non sono riuscito a recitare nel modo in cui ero abituato ho trovato nuovi modi. Ma poi ho raggiunto il punto in cui a volte non potevo far affidamento sulla mia capacità di parlare, il che voleva dire non recitare in modo tranquillo, così l’anno scorso ho mollato”, ha detto Michael che è apparso per l’ultima volta in video nell’aprile 2020 in un episodio di The Good Fight, spin off di The Good Wife.
Quando gli è stato chiesto quale ruolo gli sarebbe piaciuto interpretare, Michael J. Fox ha risposto Sam Wheat, ovvero il protagonista di Ghost interpretato da Patrick Swayze.