Maya Hawke ha parlato dell’aborto di sua madre, Uma Thurman, sottolineando come lei non sarebbe mai esistita se l’attrice non avesse avuto libero accesso al servizio sanitario quando era ancora giovanissima. Le dichiarazioni della star di Stranger Things arrivano pochi giorni dopo la tanto discussa decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di negare il diritto all’aborto in alcune zone del Paese.
Maya Hawke, figlia di Uma Thurman ed Ethan Hawke, è stata ospite questa settimana del The Tonight Show di Jimmy Fallon. Durante la puntata, l’attrice 23enne ha parlato dei suoi genitori ed ha detto la sua sulla recente decisione della Corte Suprema americana di ribaltare la sentenza del 1973 Roe contro Wade. Hawke, conosciuta e amata dal grande pubblico soprattutto per essere l’interprete di Robin in Stranger Things, ha anche richiamato alla mente il toccante editoriale del 2021 scritto da Thurman sul Washington Post, in cui la star di Pulp Fiction si è aperta sul suo passato, ammettendo di aver subito un aborto da adolescente.
Per quanto riguarda la questione della Corte Suprema, Hawke ha detto a Fallon: “Ho chiamato mia madre per chiedere consiglio su come affrontare questo discorso con te. Abbiamo iniziato a parlare della sentenza della Corte Suprema e di questo saggio che mia madre ha scritto un paio di mesi fa, quando aumentavano le restrizioni all’accesso all’aborto, un po’ prima di tutto questo“. Hawke ha detto che la vita dei suoi genitori sarebbe stata “deviata” se l’attrice di Kill Bill avesse scelto un percorso diverso. “Mia madre ha scritto questo bellissimo saggio sul suo aborto che ha avuto quando era molto giovane e su come, se non l’avesse fatto, non sarebbe diventata la persona che è diventata, e io non esisterei“, ha rivelato Hawke, aggiungendo: “Entrambe le vite dei miei genitori sarebbero state deragliate se lei non avesse avuto accesso ad un’assistenza sanitaria sicura e legale, un’assistenza sanitaria fondamentale“.
Maya Hawke ha spiegato che anche se “le persone ricche potranno sempre abortire“, la sentenza della Corte Suprema influenzerà la vita di altri che “non solo non saranno in grado di perseguire i propri sogni, ma in realtà potranno anche perdere la vita“. Ha chiuso il discorso dicendo: “Quindi volevo solo dire fanculo alla Corte Suprema. Continueremo a combattere e vinceremo, come hanno fatto le nostre nonne“.