È il Los Angeles Times a rilasciare la notizia: uno dei due medici accusati di aver fornito ketamina a Matthew Perry, il noto attore di Friends morto quasi un anno fa, si è dichiarato colpevole mercoledì, confermando di aver distribuito illegalmente il medicinale incriminato. Il dott. Mark Chavez è uno dei tre imputati che hanno firmato un patteggiamento e che devono affrontare accuse minori per la morte di Perry; gli altri due sono l’assistente personale di Perry, Kenneth Iwamasa, e il presunto spacciatore Erik Fleming.
Mercoledì, durante una breve apparizione nel tribunale federale di Los Angeles, al dottor Chavez è stato chiesto come si dichiarasse ed ha risposto: “Colpevole, vostro onore“. Dovrebbe tornare per la sentenza ad aprile e potrebbe affrontare fino a 10 anni di carcere. Come parte della sua dichiarazione di colpevolezza, Chavez ha accettato di rinunciare alla sua licenza medica. È libero su cauzione di 50.000$.
L’indagine sulla morte dell’attore, coinvolge altri due imputati che devono affrontare accuse molto più gravi: Jasveen Sangha, alias la “Regina della ketamina”, accusata di aver fornito ketamina all’assistente di Perry e il dottor Salvador Plasencia, che avrebbe iniettato la droga all’attore nella sua casa di Pacific Palisades. Entrambi si sono dichiarati non colpevoli e saranno processati a marzo.
Matthew Perry, 54 anni, è stato trovato morto nella vasca idromassaggio della sua casa di Pacific Palisades il 28 ottobre, per “effetti acuti della ketamina“, secondo quanto dichiarato dall’ufficio del medico legale della contea di Los Angeles. La sua morte ha innescato un’indagine federale con accuse multiple contro quella che il procuratore statunitense Martin Estrada ha definito una “vasta rete criminale sotterranea” che riforniva l’attore.
L’accusa sostiene che a fine settembre, circa un mese prima della morte di Perry, il dottor Plasencia abbia appreso che l’attore era interessato a ottenere la ketamina, un farmaco legale comunemente usato come anestetico e che Perry aveva già assunto tramite il suo medico per una cura per la depressione. In seguito Plasencia contattò Chavez, che in precedenza gestiva una clinica di ketamina, per ottenere il farmaco da vendere all’attore: dai messaggi che i due medici si sono scambiati si è scoperto che hanno fatto pagare a Perry 2.000$ per una dose che è costata a Chavez 12$.
Chavez, come parte dell’accordo di patteggiamento, ha ammesso di aver dirottato la ketamina dalla sua clinica di San Diego per venderla a Plasencia e di aver presentato una prescrizione a nome di un ex paziente senza il suo consenso. Chavez ha trasferito 22 fiale e nove pastiglie di ketamina, ottenute fraudolentemente, a Plasencia per venderle a Perry, pienamente consapevole che vendere fiale di ketamina a un paziente per l’autosomministrazione era illegale.
Plasencia, sebbene la Drug Enforcement Administration gli abbia proibito di prescrivere sostanze controllate, continua a esercitare la professione medica, ma deve informare i pazienti del procedimento penale in corso. Il medico deve affrontare un capi d’imputazione per cospirazione, per distribuzione di ketamina e per alterazione e falsificazione di documenti. Se condannato, dovrà scontare 10 anni per ogni accusa relativa alla ketamina e 20 anni per ogni accusa di falsificazione.