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    Home » Web/Social » Ultime news Web/Social » Lercio denigra Terni, è polemica per la partnership con Galleria Nazionale dell’Umbria

    Lercio denigra Terni, è polemica per la partnership con Galleria Nazionale dell’Umbria

    Lercio denigra Terni in una campagna in associazione con la Galleria Nazionale dell'Umbria. Ecco cosa è successo.
    Matteo FantozziDi Matteo Fantozzi6 Marzo 20232 min lettura
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    Lercio
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    Vi sareste mai aspettati di veder collaborare la pagina satirica Lercio e la Galleria Nazionale dell’Umbria in una campagna a sfavore di Terni? Ovviamente no, eppure è successo con una campagna su Facebook che ha alzato un polverone visto che in mezzo c’è finita la città umbra, denigrata palesemente, con i suoi abitanti che hanno dimostrato dissenso.

    Tutti conoscono Lercio, un sito che ha fatto successo scherzando su questioni più o meno delicate facendo spesso una satira sana e prendendo in giro i magazine che da anni campano di clickbait e scoop sensazionalistici. Oggi si torna a parlare del portale per un post che è stato fatto in collaborazione con la Galleria Nazionale dell’Umbria, dove leggiamo: “Ultim’ora, colto da sindrome di Stendhal nella Sala del Perugino, portato d’urgenza a visitare Terni. Collaborazione con Galleria Nazionale dell’Umbria”.

    E entrare in polemica c’è Ermes Maiolica, considerato il re delle bufale sul web, che su Facebook commenta: “Spesso anch’io faccio ironia su Terni e la povertà in generale ma posso permettermelo, perché: sono un troll, sono di Terni e sono povero. E penso che l’autoironia sia fondamentale per la presa di coscienza e lo spirito critico, qui invece non è niente di tutto questo, anzi, è l’esatto contrario, dopodiché Perugia si è sempre fregata la stragrande maggioranza degli investimenti e dei finanziamenti regionali, qui abbiamo un ente che di fatto sfrutta una debolezza e bullizza una città in crisi giocando su degli stereotipi che poi non sono nemmeno veri. Consiglio ai dirigenti della Galleria di andare la domenica allo stadio invece di fregarsi i soldi umiliando la cultura. Chissà poi se questa campagna di marketing è stata finanziata con i finanziamenti della regione, sarebbe al top. Attendiamo delucidazioni di questa idea brillante”.

    La questione tra Lercio e la Galleria Nazionale dell’Umbria ora porta la Regione e il Comune a dare delle risposte.

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