Jamie Campbell Bower, attore noto soprattutto per essere l’interprete di Vecna in Stranger Things, ha ricordato le difficoltà affrontate nel periodo in cui si è ritrovato a fare i conti con la dipendenza dall’alcool, dicendosi “grato” di essere sobrio ormai da 7 anni e mezzo. “Dodici anni e mezzo fa ero in una dipendenza attiva“, ha dichiarato la star britannica tramite un post a cuore aperto sui social.
But each day is a chance to start again. Atone for mistakes and grow.
For anyone who wakes up thinking “oh god not again” I promise you there’s a way. I’m so grateful to be where I am, I’m so grateful to be sober. I’m so grateful to be.
Remember, we are all works in progress
J x— Jamie Campbell Bower (@Jamiebower) July 27, 2022
Jamie Campbell Bower ha parlato del suo passato tramite un mini thread su Twitter. “Fare male a me stesso e alle persone intorno a me che amavo di più. È diventato così grave che alla fine sono finito in un ospedale per la salute mentale“, ha scritto l’attore, aggiungendo: “Ora sono 7 anni e mezzo che sono pulito e sobrio. Ho fatto molti errori nella mia vita ma ogni giorno è un’occasione per ricominciare. Riparare gli errori e crescere. Per chiunque si svegli pensando ‘Oh Dio, non di nuovo’, ti prometto che c’è un modo. Sono così grato di essere dove sono, sono così grato di essere sobrio. Sono così grato di essere. Ricorda, siamo tutti ‘work in progress‘”.
La dichiarazione di Bower sul suo totale recupero sembra essere arrivata in risposta ad un vecchio post che gli utenti di Twitter hanno portato alla luce e ritenuto insensibile. L’attore sembra poi aver cancellato quel tweet.
All’inizio di questo mese, Jamie Campbell Bower – che è noto anche per aver interpretato il giovane Gellert Grindelwald nei film di Harry Potter e Animali fantastici, nonché il leader dei Volturi nella saga di Twilight – ha parlato del personaggio di Vecna, la cui interpretazione ha richiesto sessioni di trucco durate fino a otto ore. “Il risentimento è un’enorme forza trainante per Vecna. Ha già questo sistema di credenze che il mondo sia una bugia e che sia ingiusto. E quindi prepararsi consisteva nel tirare fuori questo e scavare ancora più a fondo. Questo significava meditazione oscura, suoni a bassa frequenza, dire lo stesso genere di cose più e più volte. Volevo schiarirmi la mente e poi avere queste frasi che inserivo ancora e ancora e ancora. Andare in giro a tarda notte. L’isolamento da solo è sempre stata una buona cosa. La musica è stata di grande aiuto per me. L’ho usata per rimanere concentrato e mi sedevo in una sorta di buio pesto“.