Venerdì scorso l’Europa si è svegliata scoprendo di aver sfiorato il disastro nucleare: nella notte i russi avevano colpito la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, situata nella parte sud-orientale dell’Ucraina. La psicosi che ha generato la notizia, ha portato un aumento della richiesta di iodio nelle farmacie, e anche sui motori di ricerca sono aumentate le persone che stanno cercando le keyword relative allo iodio e ad un potenziale attacco nucleare.
La paura del nucleare non attraversava l’Europa dal disastro di Chernobyl, l’incidente che nell’aprile del 1986 portò sul nostro continente, e non solo, una nube di materiale radioattivo. Secondo quanto riportato da alcuni farmacisti, da venerdì ad oggi la richiesta di Iodio è notevolmente aumentata, e la psicosi non ha investito solo l’Italia, ma anche altri paesi europei, in particolare il Belgio.
Ma perché in questo momento c’è la corsa ad accaparrarsi pasticche ed integratori di iodio in farmacia? Lo iodio contenuto nelle pillole, di natura non radioattiva, serve ad impedire l’accumulo di iodio radioattivo nella tiroide. Questo è utile quando i livelli di radioattività nell’aria superano una determinata soglia. In questo momento la situazione creatasi in Ucraina non ha sprigionato radiazioni, e per questo, secondo le autorità mediche italiane ed europee, l’uso dello iodio, in maniera preventiva, è inutile, anzi può risultare dannoso.
Nonostante queste rassicurazioni, come dicevamo, anche in Italia si è registrato nelle farmacie un aumento delle vendite di pillole e integratori a base di iodio, anche se alcune confezioni sono state acquistate dalle associazioni che stanno inviando aiuti alle popolazioni ucraine. La psicosi da iodio è arrivata anche sui social, dove, come sempre, c’è chi fa allarmismo, e chi, saggiamente, invita ad informarsi presso fonti qualificate.
La principale fonte di informazioni per molte persone resta Google. Il motore di ricerca ci fornisce, come sempre, un ottimo strumento per testare gli umori delle persone. Scopriamo quindi che negli ultimi giorni la ricerca della parola “iodio” è stata associata, in primo luogo, alla parola “compresse”. Molti hanno chiesto a Google a cosa serve lo iodio e la sua valenza contro le radiazioni. Il termine iodio è stato associato, inoltre, alle parole “nucleare”, “radioattivo” ed “integratori”.