Da oggi l’Italia ha scoperto un nuovo nemico: Il vaiolo delle scimmie. Dopo due anni di pandemia di Covid-19, sembra che una nuova preoccupazione sanitaria stia per interessare il nostro continente, dopo che un giovane infetto, di ritorno dalle isole Canarie, è stato ricoverato e isolato allo Spallanzani di Roma. Vediamo cos’è e come si trasmette il virus, quali sono i sintomi e se esiste una cura.
Il vaiolo delle scimmie (monkeypox) è stato osservato per la prima volta nel 1958 in alcune scimmie di laboratorio di razza macaco, da qui il nome dato al virus . La denominazione, comunque, non deve trarci in inganno: il virus, che appartiene al gruppo orthopox, colpisce soprattutto i roditori, e una precedente epidemia negli USA arrivò proprio grazie ad un grosso topo selvatico.
Il vaiolo delle scimmie è molto simile al vaiolo umano, entrambi appartengono al ceppo del vaiolo bovino, dal quale discendono. Dopo il caso del 1958, ci sono stati dei focolai soprattutto in Africa, in particolare in una delle province della Repubblica democratica del Congo e nella Repubblica Centrafricana.
In genere, il virus si trasmette attraverso contatti con animali infetti o con persone che provengono da zone dove esiste un focolaio. La trasmissione avviene tramite contatto con le lesioni, con i fluidi corporei (soprattutto attraverso rapporti sessuali) e gli indumenti contaminati.
Come per ogni virus, è fondamentale cogliere subito i sintomi che sono simili a quelli del vaiolo umano. Inizialmente, il soggetto infettato accusa brividi, febbre, dolori muscolari e cefalee. Pochi giorni dopo la comparsa della febbre, sul corpo si presentano delle lesioni cutanee, prima sul viso e poi sulle altre parti, mani e piedi compresi. La malattia dura tra i 15 e i 30 giorni.
Il vaccino contro il vaiolo può essere usato come prevenzione per il vaiolo delle scimmie. Le prove fatte in laboratorio hanno dimostrato una discreta efficacia dei tecovirimat, cidofovir o brincidofovir per la cura del virus anche se, bisogna specificarlo, non esiste un trattamento approvato.
Per quanto riguarda il giovane uomo ricoverato allo Spallanzani, i medici dell’istituto, tramite il Corriere della Sera, hanno spiegato che “Il quadro clinico è risultato caratteristico e il Monkeypox virus è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e di sequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee. La persona è in isolamento in discrete condizioni generali, sono in corso le indagini epidemiologiche e il tracciamento dei contatti.”
Negli ultimi decenni il cinema ci ha regalato diversi film apocalittici incentrati sulla diffusione di virus, alcuni dei quali, veicolati proprio dalle scimmie. In Virus Letale è una scimmietta a far arrivare negli Stati Uniti il virus che aveva colpito Alcune regioni africane. In 28 giorni dopo, nel Regno Unito, un gruppo animalista tenta di liberare degli scimpanzé infetti, dando il via ad un’epidemia mortale.