Giovanni Storti, membro del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, è il nuovo testimonial del Gran Monferrato. L’annuncio è arrivato durante il taglio del nastro della Festa del Vino 2022. Appassionato di natura e sempre più divulgatore sui social per questioni legate all’ambiente, l’attore italiano si occuperà della promozione del territorio.
Nel corso degli ultimi anni, Giovanni Storti ha approfittato dei suoi canali social per condividere curiosità e storie legate alla natura, puntando a sensibilizzare le persone sull’importanza del rispetto dell’ambiente. Di recente ha anche inaugurato il suo profilo Instagram, capace già di raccogliere più di 200mila seguaci. Una veste nuova, dunque, ben diversa da quella di attore comico che per anni lo ha visto protagonista nel panorama cinematografico e televisivo italiano. Ormai da diverso tempo, l’attore vive a Vignale Monferrato ed anche questo lo ha portato ad essere scelto come nuovo testimonial del consorzio Gran Monferrato. La notizia è stata data direttamente questo fine settimana al Castello del Monferrato, poco prima dell’inaugurazione della Festa del Vino del Monferrato Unesco.
Nei prossimi mesi sarà dunque lui il principale volto del progetto nato ufficialmente nel 2020 per volontà delle Enoteche regionali di Acqui Terme, Casale Monferrato e Ovada. Parlando del suo amore per il territorio, Giovanni Storti ha dichiarato: “Di queste zone amo le colline, i sentieri e il cibo“. Ha quindi ricordato il momento in cui ha scelto di vivere proprio qui: “Tutto è nato durante il periodo del lockdown. Ero alla ricerca di una casa, insieme ad alcuni amici, e mi sono innamorato di questi posti“.
Nei mesi scorsi, Giovanni Storti ha lanciato un appello a sostegno della biodiversità e del rispetto per l’ambiente. Lo ha fatto tramite un video condiviso sui social e registrato proprio tra i pendii monferrini, in cui dichiarava: “Siamo qui nelle colline del Monferrato che, pensate, sino a 20 milioni di anni fa erano ricoperte d’acqua. Cerchiamo di rispettare questo suolo e guardiamolo con occhi diversi. Non pensiamo che sia solo una cosa morta che è lì. Il suolo è una cosa viva e capace di darci da mangiare, di darci gioia, di darci nutrimento”.