Javier Miranda Romero è stato ucciso a Genova da una freccia scagliata da una finestra da Evaristo Scalco. Nel video pubblicato da Repubblica si vede la vittima a terra mentre il suo assassino è chino su di lui mentre tenta di soccorrerlo in attesa dell’ambulanza.
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— robert desnos 🇮🇹 (@desnos_bob) November 3, 2022
Secondo le prime ricostruzioni, la vittima era uscito con un amico per festeggiare la nascita del figlio, il piccolo Gustavo Giuseppe, la notte del 31 ottobre. Mentre la sua compagna era in ospedale, Javier Miranda Romero è andato in un bar per vedere la partita Liverpool-Napoli di Champions League. L’uomo ed i suoi amici, usciti dal locale, hanno iniziato a parlare ad alta voce. A quel punto è intervenuto Evaristo Scalco che, dalla sua finestra, ha imbracciato una balestra artigianale e ha centrato Javier al petto con una freccia.
Nel video pubblicato da Repubblica, si vede Javier Miranda Romero a terra mentre Evaristo Scalco lo soccorre, chiedendo aiuto anche alle persone che nel frattempo si sono avvicinate alla scena del crimine. Il video sembra girato da uno degli amici della vittima. “Tu stai fermo qua con lui“, dice l’uomo che sta dietro alo smartphone, nella mano sinistra ha un bicchiere di birra, la voce sembra alterata. La scena è concitata, forse Scalco vorrebbe portare la vittima in ospedale o levargli la freccia dal petto, mentre qualcuno gli consiglia di non muoverlo ed aspettare l’ambulanza.
Javier Miranda Romero, 41 anni, originario del Perù ma da 20 anni in Italia è morto in ospedale. Il figlio appena nato era il suo secondogenito. L’uomo aveva un’altra figlia, Alessia, di 18 anni, nata da un precedente matrimonio. Alessia studia a Genova, al liceo Pertini. Javier Miranda Romero era a Genova dal 2003, lavorava come muratore, aveva la sua piccola impresa. Con la sua compagna abitava al quartiere Marassi. Era conosciuto e benvoluto nella comunità di peruviani che vive e nel capoluogo ligure.
Evaristo Scalco, originario di Varese, si era trasferito in quella casa da poco. L’artigiano è un maestro d’ascia e un marinaio con una grande esperienza, sembra che abbia lavorato anche sulle barche a vela di Renzo Piano a Genova. Le tre balestre trovate in casa sua (insieme a numerose frecce, simili a quelle usate per la caccia al cinghiale) li aveva costruiti lui. Evaristo Scalco è accusato di Omicidio volontario aggravato dall’odio razziale e dai futili motivi. Prima di scagliare la freccia avrebbe urlato “stranieri di m*rda.”.