Gaslighting è la parola dell’anno 2022, secondo lo storico il dizionario americano Merriam-Webster. L’espressione significa “manipolazione psicologica di una persona”, anche se in italiano non esiste un termine corrispondente. LA CNN l’ha usata per Donald Trump, definendolo “gaslighter in chief”, il re dei manipolatori.
Merriam-Webster, il più antico editore di dizionari americano, ha scritto che la ricerca del termine è aumentata del 1.740% rispetto al 2021. La parola Gaslighting viene usata per definire quella manipolazione psicologica che spinge la vittima a dubitare dei suoi stessi pensieri, dei propri ricordi e di come egli stesso percepisce la realtà. Chi la subisce perde fiducia e autostima, fino a dubitare della propria stabilità emotiva o mentale.
Il termine gaslighting venne usato per la prima volta da Patrick Hamilton nel 1938 nello spettacolo teatrale Gas Light. Da questa piece teatrale è tratto il film Angoscia, la pellicola del 1944 di George Cukor, racconta gli abusi subiti da una moglie, interpretata da Ingrid Bergman da parte del marito, interpretato da Charles Boyer. Tra le altre cose, l’uomo fa credere alla donna che l’abbassamento delle luci a gas, “gaslighting” , sia solo frutto della sua mente. In realtà a provocare il malfunzionamento era Angela Lansbury, che interpretava la cameriera, amante di Charles Boyer. Il lungometraggio a regalò all’attrice svedese il suo primo Oscar.
Gaslighting è diventata la parola dell’anno per l’uso che ne hanno fatto i mass media americani, ed in particolare la CNN, nei confronti di Donald Trump. Il termine fu usato quando l’ex Presidente, durante la campagna elettorale, accusava Hillary Clinton di aver cospirato contro Barack Obama. La parola è stato ripresa dopo l’elezione di Joe Biden, quando Trump ha messo in dubbio il risultato delle urne, scatenando, di fatto, l’assalto a Capitol Hill. LA CNN chiama Donald Trump “gaslighter in chief”, il re dei manipolatori.
Il termine viene usato anche per la diffusioni di fake news che mirano a distorcere i fatti reali, un fenomeno sempre più diffuso grazie, o per colpa, dell’uso distorto dei social media. Ma il gaslighting è molto diffuso anche tra le quattro mura di casa, come dimostra l’opera di Patrick Hamilton, i coniugi violenti lo usano per negare sempre di aver mai commesso alcun atto aggressivo, la forza della ripetizione porta la vittima a credere alla versione dell’abusante. Secondo gli psicologi, i sociopatici usano frequentemente tattiche di gaslighting per sfruttare gli altri