È inutile negarlo: che piaccia o no, l’intervista di Fedez a Belve, dove ha parlato apertamente della crisi con Chiara Ferragni e il caso Balocco che ha visto la moglie coinvolta, ha suscitato delle reazioni che hanno diviso il popolo del web: c’è chi lo supporta e chi invece lo accusa.
A esprimere il suo sostegno nei confronti del rapper, c’è il famoso cantautore Adriano Celentano, che su Instagram ha condiviso un post, da quasi ben 10.000 likes, nel quale ha scritto: “Ciao Fedez! Mi sei piaciuto ieri sera! Sei stato forte! Un abbraccio e un bacio alla tua Chiara“.
Invece, tra coloro che hanno criticato Fedez, non poteva mancare la scrittrice Selvaggia Lucarelli, la quale aveva già anticipato che non avrebbe visto l’intervista integrale. Infatti, sul suo profilo social di Instagram, aveva pubblicato una storia con sottofondo la canzone Tutto il resto è noia di Franco Califano: “Non vedrò l’intervista, mi sono bastate le clip“, aveva detto la Lucarelli: “Scopare, il sesso, “non sapevo”, “Io con la mia fondazione sono bravo”, è colpa di Damato. Tutto molto volgare e triste. Venendo ai fatti, nel mio libro troverete una ricostruzione molto diversa da tutto. Ripeto, molto diversa“.
Il libro citato dalla Lucarelli è Il vaso di Pandoro (disponibile dal 10 aprile) che ha come sottotitolo “Ascesa e caduta dei Ferragnez”, che lei stessa ha scritto sulla vicenda Ferragni-Balocco. Insomma, Selvaggia ci aveva visto lungo: “Il suo pandoro è solo marketing” aveva scritto in un’inchiesta su Domani, ben prima che uscisse fuori tutto il polverone sul caso Ferragni.
Neanche il Codacons si è tirato indietro nelle critiche rivolte a Fedez; non solo, ha mosso delle accuse anche nei confronti della Fagnani e delle domande poste al rapper: “Brava Fagnani ha dimenticato di chiedere a Fedez se fosse a conoscenza del fatto che la donazione in favore dell’ospedale era stata già effettuata a maggio e solo da parte della Balocco, e che nel contratto di sponsorizzazione era stato inserito il divieto esplicito di comunicare in alcun modo all’esterno la notizia sulla donazione, circostanza che smentisce del tutto le tesi sostenute ieri dal rapper in trasmissione“.
Inoltre, il Codacons fa notare che non si è minimamente discusso delle accuse di omofobia rivolte al rapper per le sue canzoni, né delle accuse di pubblicità occulta che lo vedranno in tribunale a Roma il 6 maggio. Fedez non si è ancora espresso a riguardo, staremo a vedere se vorrà replicare o meno a queste illazioni.