Domino’s Pizza non ha avuto fortuna in Italia e chiude i battenti. A quanto pare, la catena di pizzerie americane non è riuscita a conquistare il cuore dei clienti italiani, particolarmente esigenti in fatto di pizza. Il Tribunale di Milano, ad aprile 2022, aveva avviato le procedure di chiusura in seguito alla crisi di EPizza Spa, l’azienda che deteneva il franchising nel nostro Paese.
Addio quindi alla pizza hawaiana, ai “pepperoni”, all’ananas e col bordo farcito di formaggio: la pizza di Domino’s, che si amava o si odiava, non si potrà più mangiare in Italia. Il lockdown dovuto alla pandemia di Coronavirus ha generato una contrazione piuttosto netta delle vendite e ha dato il colpo di grazia alla catena, almeno in Italia. Il delivery di pizze (così come di altri pasti) è contemporaneamente esploso, per via delle restrizioni governative legate sempre alla pandemia, e la concorrenza è diventata ancor più agguerrita.
La catena era arrivata nel paese con previsioni più che rosee. Si parlava di una quota del 2% del mercato e di 880 ristoranti entro il 2030. La situazione pandemica non poteva però essere prevista. Nulla esclude ovviamente che il marchio venga rilevato da un’altra azienda, ma, per il momento, la chiusura dei locali è inevitabile.
Il 5 ottobre 2015, Domino’s Pizza aveva scelto di aprire il suo primo ristorante italiano in zona Bisceglie, a Milano. Da quel momento è avvenuta l’espansione in città con circa dieci punti vendita aperti. Poi è avvenuto il crollo che ha portato alla chiusura dei battenti in tutta Italia.
Se avete voglia di pizza, ma Domino’s non risponde più al telefono, potete scegliere una delle 50 migliori pizzerie d’Italia del 2022 selezionate da Top Pizza. Margherita o capricciosa?