A Canzonissima 1969, Dalida partecipò con il brano Nel 2023, una canzone che parlava del futuro, diventata virale con l’arrivo del nuovo anno. Il brano era una cover della canzone In the Year 2525 del duo pop-rock Zager and Evans, adattata per la cantante francese di origine italiana da Daniele Pace, uno dei più prolifici autori della canzone italiana. Di seguito, il testo della canzone.
Nel 2023
Nel 2000 io non so se vivrò,
ma il mondo cambierà.
Il sole scenderà
su di noi.Nel 2023, 23
se il mio cuore batterà, non lo so,
ma troverà qualcosa che
lo farà batter più di te.Nel 2033, 33
non vedrò più con gli occhi miei.
Ci saranno delle immagini che
un altro mondo mi darà.Nel 3023, 23
le mie braccia non serviranno più
e nessuno più lavorerà,
più veloce il tempo passerà.Nel 3033, 33
Dio verrà sulla Terra fra di noi
per giudicare se è il momento ormai
di pronunciare la parola “fine”.Nel 6023, 23
la terra nella notte tremerà,
in quel momento l’uomo avrà paura,
avrà paura di morire.Nel 6033, 33,
adesso io mi domando se,
se nell’uomo ancora esisterà
tutto quello che adesso ha.Diecimila anni son passati,
l’uomo crede di aver raggiunto Dio,
d’avere in mano il mondo,
di conquistare il sole,ma se ti volti indietro,
le rose sono vive,
la pioggia cade ancora,
le cose belle sono antiche.Nel 2023, 23
io non ci sarò più,
ma tu mi cercherai
nell’infinito.
Il brano, inciso sia da Caterina Caselli che da Dalida, è un viaggio nel tempo che parte dal 2000, con una strofa pessimistica “Non so se vivrò, ma il mondo cambierà Il sole scenderà su di noi“. La canzone rappresenta una specie di viaggio nel tempo. Dal 2023 della seconda strofa, si passa al 2033 e poi al 3023 dove Dalida immagina un futuro in cui “Le mie braccia non serviranno più e nessuno più lavorerà“. Non si sa se per mancanza di posti di lavoro, o perché Daniele Paci aveva immaginato un mondo completamente automatizzato.
La canzone continua con una visione sempre più catastrofica del futuro, fino alla venuta di Dio nel 3033 “Per giudicare se è il momento ormai di pronunciare la parola fine. Ma la storia continua “Diecimila anni son passati” e nonostante tutto “Le rose sono vive, la pioggia cade ancora, le cose belle sono antiche“.
Il tema dominante, è quello di un mondo condannato dalla sua passiva acquiescenza e dalla sua eccessiva dipendenza dalle proprie tecnologie esagerate, proiettato in un incerto futuro, incapace di accorgersi che la bellezza sta nelle cose semplici del passato.
Per inciso, Dalida e la sua Nel 2023 furono eliminate da Canzonissima dopo il secondo turno. L’edizione fu vinta da Gianni Morandi con Ma chi se ne importa. Al terzo posto si qualificò Massimo Ranieri con Se bruciasse la città.