Il Blue Monday è considerato “il giorno più triste dell’anno” è cade tutti gli anni il terzo lunedì del mese di gennaio: scopriamo il significato di questa tradizione, iniziata nel 2005, e cosa si nasconde dietro la sua genesi.
A parlare per primo di “lunedì triste” fu Cliff Arnall, divulgatore scientifico dell’Università di Cardiff. Nel 2005 lo psicologo pubblicò un articolo sulla rivista The Guardian, in esso Arnall sosteneva di essere riuscito ad individuare, grazie ad una serie di calcoli, il giorno più triste dell’anno. Le varianti usate dal professore per arrivare a questo risultato erano state varie: la mesta atmosfera di rientro dalle vacanze natalizie, il ritorno all’attività lavorativa e scolastica, i sensi di colpa per i soldi spesi nel periodo festivo e i buoni propositi mai realizzati o da realizzare. L’analisi del divulgatore scientifico, che includeva anche le condizioni metereologiche, terminava con la scelta del terzo lunedì di gennaio come quello in cui la tristezza delle persone raggiungeva la sua vetta massima, nel Blue Monday il nostro cervello realizza che finite le vacanze di Natale bisognerà aspettare molto tempo per avere un nuovo periodo di festa.
Lo studio di Cliff Arnall fu subito sbugiardato dalla comunità scientifica, poi toccò all’Università di Cardiff prendere le distanze dal Blue Monday. Indagando a fondo si scoprì che le motivazioni dello psicologo non erano affatto scientifiche ma solo commerciali, la SKy Travel, agenzia di viaggio, aveva sottoposto il suo ‘studio’ a vari professori universitari e Cliff Arnall aveva accettato di firmarlo facendolo passare per una propria ricerca, ma in realtà si trattava solo di una trovata pubblicitaria. Il primo Blue Monday fu dichiarato il 24 gennaio 2005 con un comunicato stampa di Sky Travel.
Molte Agenzie di Viaggio da quell’anno propongono particolari sconti per il Blue Monday, avanzando l’idea che la depressione del giorno più triste dell’anno si può contrastare prenotando una bella vacanza. Nel 2022 il lunedì triste coincide con il giorno 17, numero che nella nostra cabala non è sicuramente associato alla fortuna. Con l’avvento dei social il Blue Monday ha dato il via ad una serie di meme che rendono l’atmosfera meno triste.
Cliff Arnall, qualche anno dopo, ci ha riprovato con un nuovo ‘studio’: facendo ricorso a parametri diversi, lo studioso ha individuato The Happiest Day of the Year, il giorno più felice dell’anno, che cadrebbe nel solstizio d’estate, tra il 21 e il 24 giugno. Arnall è arrivato a questa data tenendo conto di fattori come la natura, la temperatura, la possibilità di passare del tempo all’area aperta e la voglia di andare in vacanza.