Emma Thompson si è opposta ai recenti commenti di Sean Bean sull’utilità del coordinatore dell’intimità sui set cinematografici e televisivi. In una recente intervista, l’attore di Game of Thrones aveva affermato che il ruolo di specialista, che si occupa della sicurezza degli attori durante le riprese delle scene di sesso, “rovina la spontaneità” del momento.
Durante una conversazione con l’emittente radiofonica australiana Nova, l’attrice ha dichiarato di ritenere il lavoro del coordinatore dell’intimità “fantasticamente importante” e che molti interpreti potrebbero parlare a favore della loro presenza sui set. “I commenti sono positivi, tutti dicono: ‘Mi ha fatto sentire a mio agio, mi ha fatto sentire al sicuro, mi ha fatto sentire in grado di fare questo lavoro’“, ha detto la Thompson ai conduttori Fitzy & Wippa riguardo il lavoro del coordinatore dell’intimità.
Emma Thompson ha poi smentito il pensiero di Bean secondo cui queste scene necessitano di “spontaneità”. “E no, non si può semplicemente lasciarsi andare“, ha detto. “C’è una telecamera e una troupe. Non sei da solo in una stanza d’albergo, sei circondato da un gruppo di uomini, per lo più. Quindi non è una situazione confortevole“. Contrario era il pensiero di Sean Bean che solo pochi giorni fa descriveva questo tipo di ruolo negativamente: “Penso che il modo naturale di comportarsi degli amanti viene rovinato da qualcuno che lo riduce a un esercizio tecnico. Rallenta la spontaneità del momento.”
Emma Thompson e altri personaggi di Hollywood si sono posti contro l’attore. Rachel Zegler (protagonista di West Side Story) ha dichiarato: “La spontaneità nelle scene così intime non è sicura“. Anche Jameela Jamil ha denunciato le parole di Bean: “Nessuno vuole un palpeggiamento improvvisato“. Il ruolo del coordinatore dell’intimità è stato reso obbligatorio dopo le accuse di violenza e la formazione del movimento #MeToo.