Il panorama videoludico, da diverso tempo, offre opere sfaccettate di varia natura che dominano il mercato in tante sfumature. Nella nostra anteprima di Cantata, sviluppato da Afterschool Studio, scopriremo uno strategico a turni dalla grande personalità e con tante cose da dire.
In passato ci siamo approcciati a molti strategici, ne abbiamo conosciuti parecchi e l’ispirazione del team statunitense arriva direttamente da alcune opere fantascientifiche a noi tanto care, capaci di innovare, come ad esempio quelle di Asimov e altri autori del medesimo genere. In questo caso Cantata, come molti altri videogiochi, entrerà in Early Access da domani su Steam, dopo essersi fatto conoscere con una demo alcuni mesi fa.
Cantata
Genere: Strategico
Piattaforma: PC
Uscita: n.d.
Studio: Afterschool Studio
La trama: la solita storia di conquista
Non aspettatevi un videogioco con una trama intricata. Sappiate, invece, che Cantata ha una storia già vista e rivisitata in tante occasioni da altre opere, quindi non c’è niente di nuovo all’orizzonte. C’è un pianeta alieno, ci sono tre fazioni in lotta e ci sono delle visioni differenti sul futuro, il tutto incastrato in un turbinio di avvenimenti che, senza fare spoiler, potrebbero innescare una guerra da un momento all’altro. Ma come, non ce n’è già una in corso? Eccome, ed è già brutale di suo: le armi utilizzate non sono convenzionali e gli schieramenti in campo, tanto per la cronaca, si odiano a vicenda.
Abbiamo affrontato le prime missioni della campagna principale, in totale tre scenari su nove. Come già dichiarato dagli sviluppatori le sei parti mancanti verranno rilasciate durante il periodo dell’Early Access perché il videogioco è ancora in fase di sviluppo nella sua interezza. Abbiamo preso parte a battaglie di vario genere in tutte e tre le mappe disponibili, in pixel art, muovendo dei comandanti – anch’essi con lo stesso stile grafico. Prima, però, abbiamo affrontato due esaustivi tutorial che ci hanno spiegato per filo e per segno le meccaniche all’interno del gioco di Afterschool Studio. Qualora foste interessati a provare il gioco nella sua interezza, vi consigliamo di affrontarli prima di procedere a testa bassa con le meccaniche più intricate all’interno della produzione.
Tre fazioni, una lotta continua
Come accennavamo prima ci sono tre fazioni in lotta continua tra loro. Stiamo parlando degli Umani, degli Alieni e delle Macchine. Abbiamo, infatti, impersonato i tre comandanti degli schieramenti provandoli nelle prime tre sequenze, restando sbalorditi per la cura messa in campo da parte del team statunitense, scoprendo delle abilità utili per la conquista del territorio e dei diversi mezzi meccanizzati.
Il gameplay di gioco è molto classico e già visto in tante produzioni. Si clicca su un’unità, muovendola poi nelle caselle della mappa, per poi posizionarla in diversi modi. Un esempio sono i mezzi di trasporto degli Umani, muniti di una mitragliatrice utile per colpire gli avversari da lontano e per sgominare le difese delle Macchine, come delle Torri che proteggono le unità dagli attacchi dei Coscritti, o degli Alieni, che dispongono di forze come i Cacciatori o i Fantasmi, spietati a tal punto da seminare il panico.
Durante le operazioni di conquista, insomma, i coscritti invadono i territori posizionando un vessillo sul terreno, ottenendo così la parte della mappa desiderata. Ci siamo divertiti a conquistarne una durante la nostra prova, sfruttando la potenza degli Umani e la loro deliberata belligeranza nel corso della nostra espansione. Abbiamo disintegrato difese, messo in fuga gli alieni e ci siamo divertiti, nel frattempo, a costruire delle basi più forti per arrivare ad altri obiettivi.
Tutto questo cercando di sopravvivere turno dopo turno in un mondo alieno che avrebbe potuto ucciderci da un momento all’altro. Se da una parte le fasi di combattimento sono classiche e già viste altrove, dall’altra, invece, ci siamo trovati di fronte a delle fasi di costruzione e messa a punto delle nostre infrastrutture ben approfondite. Come il più classico degli strategici, anche Cantata propone un’esperienza memorabile e profonda. Mentre ci immergevamo nei suoi sistemi di gioco, abbiamo notato che ogni supplemento era necessario per far fiorire il nostro impero – con la “I” minuscola – sotto ogni aspetto. Intanto ci siamo preoccupati di costruire delle strade per collegare i nostri mezzi e le nostre unità al Quartier Generale, che abbiamo ampliato con un garage, una raffineria e delle difese. In tal senso, la raffineria e i garage ricoprono un ruolo fondamentale quanto le zone di stoccaggio.
Rappresentano delle costruzioni utili per distribuire i materiali di costruzione, spendendo così i Punti Connessione – la valuta del gioco – come se ne valesse della nostra esistenza. Ogni nostro quartier generale, oltretutto, necessita delle difese necessarie per sopravvivere: mentre ampliavamo lo scheletro del nostro quartier generale, ci siamo successivamente preoccupati di distribuire le unità, accampandole ai confini per respingere con forza gli alieni e le macchine. Non è stato semplice, soprattutto dopo le prime ore, ma siamo comunque riusciti ad avere la meglio sui nostri avversari mentre ci approcciavamo a nuovi nemici.
Un mondo in pixel art piacevole e sfaccettato
Lo stile grafico scelto per l’occasione, come accade spesso per tante opere del genere, è la pixel art, un modello stilistico vincente che abbiamo già visto in tante opere memorabili e significative. In questo caso i modelli poligonali, infatti, sono ben disegnati e ispirati, con un ottimo lavoro svolto anche sui volti disegnati a mano dagli sviluppatori. Un vero peccato, a nostro avviso, è la mancanza di cutscenes che facciano conoscere al meglio i suoi protagonisti e gli avvenimenti nel corso dell’esperienza di gioco.
Sul lato tecnico, invece, abbiamo riscontrato diverse problematiche. Trattandosi di un videogioco in Early Access, era comunque pronosticabile ma, in ogni caso, avremmo preferito una maggiore cura. Selezionando un Coscritto, per esempio, e muovendolo successivamente in una casella ci è capitato che scomparisse nel nulla. I cali di frame rate, purtroppo presenti nell’esperienza di gioco, non ci hanno permesso di godere appieno questi primi atti.
In conclusione, Cantata è uno strategico a turni interessante e sfaccettato, maturo e divertente, con una profondità di gameplay inedita. Gli manca solo coraggio, ora, per dimostrarsi un videogioco completo e ben strutturato: le parti cruciali della storia principale e dell’intera campagna, in effetti, verranno rilasciate sotto forma di aggiornamento nei prossimi mesi, con le modalità mod e multiplayer. Non resta che attendere!