Il compianto Michael K. Williams ha ammesso di aver avuto paura all’idea di dover interpretare un personaggio gay in The Wire. Questo è quanto traspare nel corso del memoir Scenes From My Life, scritto dall’attore insieme a Jon Sternfeld e uscito questa settimana nelle librerie. Come riportato da IndieWire, l’attore ha riflettuto sull’eredità della serie e, soprattutto, sul suo approccio al personaggio dello spacciatore Omar, interpretato dal 2002 al 2008.
A proposito del suo timore insito nell’interpretazione di un personaggio gay in The Wire, Michael K. Williams ha ammesso: “Per quanto riguarda l’omosessualità di Omar, si trattava di una novità assoluta vent’anni fa, e ammetto che all’inizio avevo paura di interpretare un personaggio gay. Credo che la mia paura iniziale della sessualità di Omar derivasse dalla mia educazione, dalla comunità che mi ha cresciuto e dagli stereotipi ostinati dei personaggi gay. Una volta capito che Omar non era effeminato, che non dovevo parlare o camminare in modo ostentato, molta di quella paura è svanita. Ho fatto mio Omar. Non era stato scritto come una figurina, e io non l’avrei interpretato come tale”.
Michael K. Williams, che ha aggiunto che veniva spesso chiamato “Mike il frocio” quando era piccolo, si è trasformato in Omar quando aveva 35 anni. A detta dell’attore, il personaggio di Omar era “l’opposto dei tipi stereotipati del quartiere”. Per questo motivo, l’interprete ha spinto la produzione di The Wire a mostrare sullo schermo tutti gli aspetti della vita di Omar, comprese le sue relazioni gay. Michael K. Williams ha ricordato che “tutti si aggiravano pieni di dubbi intorno al problema dell’intimità” quando si trattava di Omar e del suo amante Brandon (interpretato da Michael Kevin Darnall).
“C’erano un sacco di scene in cui i personaggi di Omar e Brandon si toccavano i capelli. Io pensavo: ‘Cazzo, sapete che anche i gay scopano, vero?!'”. L’attore ha anche manifestato al suo co-protagonista, Michael Kevin Darnall, la volontà di andare oltre e fare un passo avanti nella rappresentazione delle manifestazioni di affetto.
“Sto pensando che in questa scena dovremmo baciarci”, ha detto Michael K. Williams a Darnall sul set, che ha risposto: “Ok, ma non è nel copione”. Il volto di Omar ha proseguito: “Ma mi sembra giusto. Non è vero? Penso che dovremmo farlo e basta. L’obiettivo era quello di rendere la sequenza spontanea. Dopo esserci baciati sulle labbra, tutti hanno smesso di fare quello che stavano facendo e sono rimasti a bocca aperta”.
Michael K. Williams ha contestualizzato quanto fosse innovativa la scena improvvisata: “Vent’anni fa, gli uomini, soprattutto quelli di colore, non si baciavano in televisione. Non voglio dire che fosse una cosa rara, ma, semplicemente, che non succedeva”. Alla fine, il regista Clark Johnson ha fermato le riprese e ha detto: “Ehi, ehi, ehi, fermi tutti. Facciamola di nuovo! Siete dei coraggiosi figli di puttana”.