Per Elisa – Il Caso Claps è basato sulla storia vera della scomparsa della giovane sedicenne Elisa Claps, trovata morta solo diciassette anni dopo nella chiesa presso cui si stava recando quando è stata vista l’ultima volta. Il suo omicidio si lega a quello di una donna inglese, Heather Barnett, tant’è che la miniserie è effettivamente una trasposizione del libro Blood on the Altar dello scrittore e giornalista britannico Tobias Jones che ha svolto innumerevoli ricerche sul caso.
Negli ultimi giorni è arrivata in tv la miniserie thriller che si propone di ricostruire uno dei casi più efferati e che ha sconvolto maggiormente l’opinione pubblica del nostro paese. Stiamo parlando della scomparsa e dell’omicidio della giovane Elisa Claps. Tutto ha avuto inizio la Domenica del 12 Settembre 1993, nella città di Potenza, in Basilicata, quando la sedicenne saluta il fratello Gildo dicendogli che si sarebbe recata alla chiesa della Santissima Trinità per seguire la messa insieme a un’amica e che si sarebbe poi recata a Tito, un comune lì vicino, per il pranzo con il resto della famiglia. Tuttavia l’intenzione della ragazza era quella di andare nei pressi della chiesa del centro storico di Potenza solo per incontrarsi con Danilo Restivo, un ragazzo con cui si sentiva e che le aveva promesso di darle un regalo. Da quel momento si perse ogni traccia di Elisa.
La famiglia Claps, che ha offerto la propria consulenza per la realizzazione della serie, ha da sempre sospettato proprio di Danilo per numerosi dettagli importanti. Il ragazzo era figlio del direttore della biblioteca nazionale di Potenza, di origini siciliane, per la precisione di Erice in provincia di Trapani, e considerato un soggetto con problemi a relazionarsi con l’altro sesso. Infatti era solito invaghirsi facilmente delle ragazze che gli davano attenzioni divenendo molesto, effettuando telefonate rimanendo in silenzio o provando qualsiasi scusa per incontrarle, promettendo regali o aiuti. Quando doveva vedersi con Elisa, lui aveva già 21 anni ed è stato effettivamente l’ultimo ad averla vista prima della scomparsa. Poche ore dopo si è presentato in ospedale con una ferita da taglio alla mano e i vestiti insanguinati affermando di essere caduto. Tuttavia i medici hanno confermato che la ferita gli era stata certamente inferta.
Non fu mai incriminato né arrestato e dopo pochi anni Restivo si trasferisce in Inghilterra, a Bournemouth. Il 12 Novembre del 2002, però, viene trovata morta a coltellate, 13 per la precisione, Heather Barnett ovvero la vicina di casa di Danilo. Devono passare, anche in questo caso, molti anni affinché la giustizia faccia il suo corso. Solo nel 2010 la polizia inglese riesce a trovare abbastanza prove per incriminare Restivo tra cui una ciocca dei capelli della vittima trovata in casa dell’omicida e una maglia della donna. Nello stesso anno viene rinvenuto il cadavere di Elisa nel sottotetto della chiesa in cui i due ragazzi si erano incontrati, portando alla scoperta di nuovi indizi e formalizzando le accuse contro Danilo.
In seguito a due processi distinti, uno in Inghilterra e uno in Italia, Danilo Restivo viene riconosciuto come colpevole di entrambi i crimini e condannato a 40 anni di detenzione in Gran Bretagna e 30 per il territorio italiano.
Per Elisa – Il Caso Claps è una miniserie italiana, basata sul libro Blood on the Altar del giornalista Tobias Jones che si è occupato di mettere insieme tutti i pezzi della vicenda. La serie (potete cliccare qui per sapere dove vederla) ha già riscosso grande successo generando un 17% di share solo per la prima puntata e registrando ascolti pari a 3 milioni di spettatori.