Stasera e domani su Crime+Investigation in seconda serata, alle 22:55, e in prima visione assoluta, va in onda il docu-film Morte a Corso Francia: l’ultima notte di Gaia e Camilla. La produzione originale del canale 119 di Sky ripercorre quella tragica notte d’inverno del 2019 in cui due sedicenni hanno perso la vita per mano di un altrettanto giovane Pietro Genovese, figlio del regista Paolo.
È il 22 dicembre 2019 ed è da poco passata la mezzanotte a Roma Nord. È una serata piovosa di fine anno e Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli stanno tornando a casa dopo una serata trascorsa con amici. Ma al semaforo di Corso Francia, incrocio già teatro di innumerevoli incidenti stradali, la loro vita si interrompe bruscamente. Un suv travolge le due sedicenni mentre stanno attraversando sulle strisce pedonali, tenendosi per mano. Alla guida un loro quasi coetaneo, Pietro Genovese, 21 anni all’epoca dei fatti, figlio del noto regista Paolo. In quella notte, la vita di tre famiglie cambia per sempre.
La terribile notte di Corso Francia nel cuore di Roma Nord, consumato il rito processuale ed emesse le sentenze, acquisisce un peso simbolico nella descrizione di uno stile di vita giovanile divenuto in questi anni un riferimento per una moltitudine di ragazzi. Nell’immaginario comune, Roma Nord è sinonimo di benessere e di adolescenti felici, ma è davvero così?
Interviste esclusive ai genitori e agli amici di Gaia e Camilla e immagini inedite per ripercorrere un caso di cronaca che ha scioccato non solo gli abitanti di Roma ma l’Italia intera, mettendo anche in discussione le conseguenze delle scelte della giustizia italiana. Pietro Genovese infatti, che è stato condannato in via definitiva a 5 anni e 4 mesi di carcere per omicidio stradale, non vivrà con quasi assoluta certezza un solo giorno dietro le sbarre. Il giovane, dopo aver trascorso ai domiciliari 1 anno e 8 mesi, dovrebbe scontare i prossimi 3 anni e 6 mesi con i servizi sociali.