George R.R. Martin ha raccontato di essere stato escluso dal processo creativo delle ultime stagioni de Il Trono di Spade. L’autore, inoltre, non avrebbe capito per quale motivo sia avvenuta una cosa del genere. Fino alla quarta stagione, invece, Martin è stato consultato relativamente a scrittura e scelte di casting.
Interrogato da The New York Times, George R.R. Martin ha risposto a proposito della sua esclusione dal processo creativo delle ultime quattro stagioni de Il Trono di Spade: “Non so perché sia andata così. Chiedetelo a Dan e David”. I Dan e David citati dallo scrittore sono D.B. Weiss e David Benioff, showrunner del progetto.
Mentre la serie prequel di Game of Thrones, House of the Dragon, viene lanciata su HBO, adattata da Fuoco e Sangue di Martin, lo scrittore ha assicurato ai fan che i suoi prossimi libri finali della serie (The Winds of Winter e A Dream of Spring) offriranno un finale “molto diverso” per la saga de Il Trono, discostandosi notevolmente dal finale della serie.
Martin aveva già accennato in un post sul suo blog che la sua scrittura lo “sta portando sempre più lontano dalla serie televisiva” e che i destini fatali dei personaggi non corrisponderanno a quelli dello show. L’autore ha inoltre parlato al NYT del contraccolpo dei fan sul finale de Il Trono di Spade. “La gente dice: ‘Ho chiuso con quella serie! Non guarderò nemmeno questo nuovo show – non guarderò nessuno dei nuovi show'”, ha detto Martin. “Voglio dire, stiamo parlando di un milione di persone? O stiamo parlando di mille? Persone che non hanno nulla da fare se non twittare tutto il giorno e in continuazione? Non lo so”.
Il responsabile dei contenuti di HBO, Casey Bloys, ha assicurato che il contraccolpo non influirà sullo spinoff House of the Dragon, in uscita il 21 agosto. E, come ha sottolineato Bloys, George R.R. Martin continuerà a far parte del processo creativo della serie. “George, per noi, in questo processo è stato una risorsa davvero preziosa”, ha detto Bloys di Martin, che ha co-creato House of Dragon con lo showrunner Ryan J. Condal. “È letteralmente il creatore di questo mondo. È il suo storico e il suo custode. Perciò non posso immaginare di fare una serie in cui non crede o che non approva”.