Vita e miracoli di Francesco Totti: Mi chiamo Francesco Totti, il film documentario, in onda stasera su Rai1 alle 21:25 (e disponibile anche su Raiplay) è un viaggio a ritroso nella carriera e nel privato dell’eterno capitano della Roma. Diretto da Alex Infascelli nel 2020 (e tratto dal libro Un capitano, di Francesco Totti e Paolo Condò), sarebbe dovuto andare in onda sul primo canale RAI in autunno in prima visione free (dopo il passaggio su SKY che anticipava la serie Speravo de morì prima), ma il rumore generato dalla separazione tra Ilary Blasi e Totti ha sorpreso anche i palinsesti TV.
Così, in questa torrida domenica di luglio, va in scena il racconto di Mi chiamo Francesco Totti (un Nastro d’Argento per il Cinema del reale e il David di Donatello per il miglior documentario nel 2021), che parte dal 27 maggio 2017, da uno dei più struggenti addii al calcio giocato.
Al centro dello stadio Olimpico c’è un uomo, ha il viso coperto dal cappuccio della felpa ed è solo. Ha rappresentato al meglio e per più di vent’anni la Roma. È il Capitano, Francesco Totti, che alla vigilia della festa d’addio, decide di raccontarsi a volto scoperto, in modo intimo e spontaneo.
Un giocatore dal talento straordinario che ha fatto la storia del calcio si rivela attraverso la propria voce raccontando le scelte personali, il rapporto con la sua città, i momenti della gloria e della sconfitta. Nel momento delicato in cui Totti lascia la carriera, si pone una serie di domande. E come se fosse davanti alla moviola decide di “mandare un po’ n’attimo indietro” il film della sua vita.
Scorrono immagini private e pubbliche che ripercorrono tutta la sua vita. L’infanzia, la famiglia, l’esordio a sedici anni in serie A, le grandi imprese sportive: la vittoria del terzo scudetto della Roma nel 2001, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane, il Mondiale 2006.
Ma c’è ampio spazio anche per la chiacchierata vita sentimentale, il suo primo incontro e poi il matrimonio con Ilary Blasi, la nascita dei tre figli Cristian, Chanel e Isabel.
Sullo sfondo sempre la sua città, in cui ha deciso di rimanere opponendo il gran rifiuto anche al Real Madrid. E Roma lo ha ricambiato della fedeltà – 25 anni giocati sempre in giallorosso – amandolo di un amore appassionato e osannandolo come ottavo re di Roma.
Mi chiamo Francesco Totti, oltre che in chiaro su Rai1, sarà visibile anche in streaming gratuitamente su RaiPlay. Sarà possibile recuperarne la visione anche nei giorni successivi grazie alla funzionalità RePlay.