Da nemica ad alleata dei tassisti. Uber ha infatti stretto uno storico accordo con la cooperativa romana di Taxi 3570 che punta a portare vantaggi a entrambe le parti: a partire da giugno a Roma sull’app di Uber si potranno trovare i taxi che aderiscono al servizio e al contempo i tassisti potranno accedere a corse extra, in arrivo da clienti finora esterni al loro circuito tradizionale e abituati a usare Uber.
Dopo anni di duri contrasti e accuse reciproche, tra Uber e i tassisti scoppia la pace ed è notevole che la svolta parta proprio da Roma, città in cui le proteste sono state tra le più accese. È in un video inviato alla categoria che Loreno Bittarelli, presidente della Cooperativa Radiotaxi 3570, ad annunciare la firma di un accordo che comporterà principalmente la condivisione della stessa piattaforma di prenotazione delle corse. La cooperativa ha fatto sapere che l’accordo prevede una percentuale del 6% per ogni corsa effettuata tramite prenotazione sull’app di Uber, inoltre per tutti i tassisti soci del 3570 dovrebbe essere garantito un numero più elevato di chiamate.
In occasione della conferma dell’accordo Loreno Bittarelli ha infatti dichiarato:
L’accordo siglato con Uber è un traguardo importante che porterà progressivamente più corse ai tassisti del nostro consorzio. Si tratta di un passo avanti per il nostro lavoro e un servizio in più per i clienti che hanno bisogno di muoversi agilmente nelle principali città italiane. Grazie a questa partnership potremmo lavorare di più e meglio, sfruttando le nuove opportunità che questo accordo porterà.
Oltre che dai nostri riceveremo anche le richieste degli utenti Uber che transitano in Italia, clienti stranieri, ma anche agli italiani, visto che da noi l’app è stata scaricata da oltre sei milioni e mezzo di persone. Con la nostra azione abbiamo trasformato un antagonista, per alcuni anzi un vero nemico della categoria, in un partner commerciale.
Ci saranno nuove opportunità sotto forma di nuovi clienti, con l’importante plus delle mance che arriveranno tramite l’app di Uber, perché gli americani sono abituati a lasciare generose mance.
Uber opererà così in Italia nel rispetto della legge 21/92 per il trasporto e l’accordo, operativo da giugno, prevede la gestione a livello tecnico da Splyt, system integrator e partner tecnologico di Uber e di It Taxi per questa iniziativa. Ha aggiunto Dara Khosrowshahi, CEO di Uber:
Uber ha una lunga storia di partnership con il settore per fornire ai conducenti maggiori opportunità di guadagno e ai passeggeri un’ulteriore opzione di trasporto. Siamo molto felici della partnership con IT Taxi che ha l’obiettivo di offrire nuove opportunità a milioni di utenti e migliaia di autisti taxi di diverse città italiane. Siamo determinati a essere un vero partner per il settore dei taxi in tutta Italia e siamo entusiasti di iniziare un nuovo capitolo di fiducia e cooperazione.
Dunque, le auto bianche salgono così a bordo della popolarissima app californiana, aprendosi così al mercato dei visitatori stranieri i quali a cominciare da Roma potranno trovare appunto i taxi sull’app di Uber, da dove potranno seguire tutto il processo di scelta della vettura, prenotazione, tracciamento e pagamento.