La top 10 di MasterChef Italia 12 è ufficialmente pronta. Non ne faranno parte, però, Nicola Longanesi e Ollivier Stemberger, due dei concorrenti più amati da pubblico, compagni di squadra e giudici di questa nuova edizione. Lo studente di scienze gastronomiche e il manager sono caduti quindi a un passo dal traguardo, ma hanno lasciato tanti bellissimi ricordi nel gruppo. Che li ha salutati con vera emozione. Insomma, da adesso in avanti, ogni eliminazione dal cooking show di Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, disponibile su Sky Uno e in streaming su NOW, sarà vissuta come uno strappo. Da chi vede il programma ogni giovedì, certo, e da chi dello show è protagonista. Ed è emerso dalla nostra intervista con Nicola Longanesi e Ollivier Stemberger.
Cos’è mancato
Nella Masterclass di Masterchef Nicola e Ollivier si sono sempre distinti per la loro creatività, abnegazione e la capacità di lavorare in gruppo. Cos’è mancato allora per arrivare fino al traguardo? Ci ha risposto subito Nicola. “MasterChef è una montagna russa. Un giorno sei in cielo, poi cadi. Vero, c’era affetto da parte dei giudici, da parte di tutti, ma questo vuol dire anche alzare l’asticella. E più alzi l’asticella, rischi di farti male cadendo. E forse è successo questo. Però l’affetto che ho vissuto me lo porterò dentro per sempre e sarebbe stato così anche se fossi uscito per primo. Grazie ai miei amici ho scoperto cose di me che non conoscevo. L’amicizia ha portato solo dei benefici alla gara, che era leale e sincera. Sì, siamo in competizione, ma con quei ritmi serve anche una spalla e avercela è stata una grandissima fortuna“, ha concluso. E a proposito di amicizia, Nicola ha voluto sgombrare ogni possibile fraintendimento sulla sua relazione con Lavinia. “Non è nato nessun flirt, ma solo una grande amicizia tra due coetanei. Amicizia che resterà nel tempo“.
Anche Ollivier è sulla stessa lunghezza d’onda di Nicola. “I complimenti dei giudici fanno piacere, ma possono anche destabilizzare perché a un certo punto sei più critico verso te stesso e cerchi cose più complicate. E alla fine, com’è successo a me ieri sera, cadi su una cosa banale di base (la pasta risottata ndr). Ci sono delle trappole che devi evitare e devi essere sufficientemente pronto per riprenderti. Queste giostre possono essere pericolose“, ha aggiunto.
Nicola, cresciuto tra i fornelli
Nicola aveva solo 12 anni quando partecipò alla seconda edizione di Junior MasterChef Italia, dove conobbe proprio chef Bruno Barbieri. “Non posso dire che mi ha visto crescere, ma mi ha visto cresciuto di sicuro. I complimenti da lui non sono mai mancati quando ho fatto bene. All’inizio è stato emotivamente duro perché mi era rimasto il trauma dell’uscita da Junior, dove dovevo preparare una quaglia identica a quella di Barbieri. Ora ho tanti bei ricordi” ha aggiunto.
Meglio il percorso concentrato di MasterChef o la facoltà di Scienze Gastronomiche per diventare un grande chef? “Ora voglio finire l’università, poi si vedrà. Non posso dire che lavorerò in cucina né dire che non cucinerò mai. All’epoca mi iscrissi al liceo linguistico e non all’alberghiero proprio perché non volevo precludermi alcuna opportunità” ha spiegato.
Ollivier l’esploratore
Nato a Fiume, da padre croato e madre francese, Ollivier ha girato il mondo, vivendo sulla sua pelle la terribile esperienza della guerra dei Balcani, e mantenendo sempre forte questa sua indole da cittadino del mondo, perfettamente incarnata dai suoi piatti. “La mia cucina è cresciuta tantissimo, soprattutto dal punto di vista tecnico. Non avevo mai disossato un piccione a guanto, per dirne una. Invece è essenziale, così come saper accostare i sapori. E questo mi ha portato tantissimo“.
Tanto da voler finalmente compiere il salto e lanciarsi in una nuova carriera? “MasterChef mi è servito anche per rispondere a una domanda del genere. Io credo che metterò a disposizione la mia gastronomia in molti modi e con molti format, ma forse prima di fare un salto così grande è bene pensarci su. Sognare sì, ma coi piedi per terra“.
L’amore del pubblico
Nicola Longanesi e Ollivier Stemberger hanno fatto breccia nel cuore del pubblico e la dimostrazione è arrivata dalla miriade di messaggi social di persone addolorate per la loro eliminazione. “Ho letto centinaia di commenti positivi di coetanei che mi hanno detto di essere un esempio e mi pare incredibile – ha detto Nicola -. Sono quel genere di cose che ti fanno dire che bella cosa che ho fatto“.
“Oggi mi dispiace che il percorso sia fermato qui – gli ha fatto eco Ollivier -. Dovevo dare di più a questo pubblico e oggi sono cosciente che potevo farlo. MeritaNO tutto il nostro affetto“.