Nonostante si stia parlando di un “cartone animato” possiamo affermare con certezza che no, Rick e Morty non è assolutamente un prodotto adatto ai bambini e probabilmente nemmeno a qualche adulto! In tutto e per tutto la serie animata si rivolge ad un pubblico adulto e la conferma più immediata è data dal fatto che negli USA viene trasmesso sul canale Adult Swim, il canale per adulti di Cartoon Network. Ma quali sono i tratti distintivi con i quali un prodotto di animazione si rivolge ad un pubblico emotivamente maturo?
Partiamo dal principio. La serie, che vede la luce nel 2013, nasce come parodia della saga cinematografica di Ritorno al Futuro, infatti i protagonisti sono lo scienziato pazzo Rick, che ci ricorda in tutto Doc, e suo nipote Morty, che come Marty non condivide solo un nome quasi identico ma è anche un po’ ingenuo. I loro caratteri, però, vengono estremizzati. Rick diventa l’uomo più intelligente dell’universo, e non solo del suo ma di tutto il multiverso. Risulta essere costantemente ubriaco, rutta in continuazione, ha un comportamento sconsiderato, egoista, dice una parolaccia dietro l’altra, è cinico. In definitiva è l’esempio peggiore che un bambino potrebbe avere. Dal canto suo Morty è talmente asservito al volere del nonno ed è così impacciato che non ha spina dorsale, rappresentando un personaggio inetto, come suo padre Jerry.
Nella storia risiede la genialità dei due autori della serie, Justin Roiland e Dan Harmon, che utilizzano il mezzo del cartone animato per parlare e mostrare argomenti che altrimenti non si sarebbero potuti essere messi in scena con attori in carne ed ossa perché troppo cruenti. Questo è un altro elemento che lo rende assolutamente inadatto al pubblico dei piccoli, ma anche per gli adulti a volte non è facile confrontarsi con certi concetti.
Argomenti come la morte, i massacri, la dissolutezza, la perdita dei valori familiari a vantaggio dell’egoismo del singolo sono solo alcun dei temi ricorrenti della serie su cui si ironizza in maniera demenziale. E se questo non bastasse a tenere i bambini lontani ci sarebbe anche un altro problema, che probabilmente non capirebbero la maggior parte dei riferimenti meta televisivi che vengono fatti nel corso della storia soprattutto da nonno Rick.
Altro elemento che potrebbe risultare di difficile spiegazione è come viene utilizzato il concetto dei multiversi. Anche se ormai la Marvel è riuscita a far entrare il concetto nel quotidiano delle nostre case, qui tutto viene spinto all’ennesima potenza. Infiniti sono i multiversi, come infiniti sono i Rick e i Morty con lo scienziato pazzo che riesce a manipolarli tutti con delle conseguenze che non sempre delle più felici. La mancanza di empatia con cui a volte vengono eliminati i se stessi di altre dimensioni non è palesemente un concetto che si può spiegare ad un bambino od a cui poter trovare una ragione sensata.
Ciò non toglie comunque che la storia sia appassionante. Ogni personaggio cresce stagione dopo stagione ed in qualche modo riesce a trovare una propria dimensione. Proprio su questa crescita e la resa dei conti si focalizzerà la settima stagione uscita proprio oggi, 8 Febbraio 2024, su Netflix. Non resta che da chiederci se Rick riuscirà a trovare ed affrontare Rick Prime arrivando ad ottenere finalmente la sua vendetta.