Netflix ha confermato di aver stretto un accordo con Microsoft, che dunque diventerà il partner tecnologico e di vendita con cui lo streamer proporrà ai suoi utenti un tipo di abbonamento più economico ma con pubblicità. Il gigante dello streaming cerca di frenare il rallentamento della crescita degli abbonati implementando quindi un piano più economico.
Già ad aprile, Netflix aveva annunciato l’intenzione di introdurre una nuova versione di abbonamento ad un prezzo più basso nel tentativo di attirare più abbonati. L’annuncio è arrivato quando il servizio di streaming ha registrato la sua prima perdita di abbonati in più di un decennio e prevedeva perdite maggiori nel periodo a venire. Il direttore operativo Greg Peters ha dichiarato, in un post apparso sul blog ufficiale, che Netflix ha scelto Microsoft “per la sua capacità di innovare, nonché per le sue forti protezioni della privacy“. Peters ha poi affermato: “Sono i primi giorni e abbiamo molto su cui lavorare. Ma il nostro obiettivo a lungo termine è chiaro. Più scelta per i consumatori ed un’esperienza migliore e lineare per gli inserzionisti“.
Lo scorso anno, Microsoft ha incassato 10 miliardi di dollari con le entrate pubblicitarie, vendendo annunci su vari servizi come il suo motore di ricerca Bing ed il suo social network incentrato sul mondo del business, LinkedIn. Il mese scorso, ha inoltre completato l’acquisizione della piattaforma pubblicitaria online Xandr Inc., che consente agli inserzionisti di acquistare spazi pubblicitari su migliaia di siti Web e target di pubblico. Il presidente di Microsoft Brad Smith fa parte del consiglio di amministrazione di Netflix dal 2015
L’annuncio della partnership precede il rapporto sugli utili del secondo trimestre di Netflix. La società ha avvertito gli investitori che potrebbe perdere fino a 2 milioni di abbonati nel periodo, nonostante il ritorno di serie molto popolari come Stranger Things, che ha battuto i record di spettatori. Netflix si unisce così ad una serie di rivali nell’offrire servizi supportati dalla pubblicità, tra cui Hulu di Disney, Peacock di NBCUniversal e HBO Max della Warner Bros. Anche la Disney prevede di introdurre una versione di Disney+ con spot pubblicitari. “I tempi sono maturi perché i servizi di streaming tradizionalmente basati su abbonamento come Netflix prendano in considerazione il lancio di un livello supportato dalla pubblicità per migliorare la loro traiettoria di crescita“, ha affermato James Muldrow di Comscore in una nota.