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    Home » Streaming » La vita bugiarda degli adulti: un successo annunciato?

    La vita bugiarda degli adulti: un successo annunciato?

    Scopriamo i motivi per cui La vita bugiarda degli adulti, tratta dal romanzo di Elena Ferrante, potrebbe diventare un successo per Netflix.
    Elisa ImpidugliaDi Elisa Impiduglia8 Novembre 20225 min lettura
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    la vita bugiarda degli adulti cast
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    La vita bugiarda degli adulti, la serie in 6 episodi prodotta da Fandango, debutterà su Netflix il 4 gennaio 2023. È tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante, edito da Edizioni E/O. La sceneggiatura è firmata dalla stessa Ferrante con Laura Paolucci, Francesco Piccolo ed Edoardo De Angelis.
    Il teaser trailer rilasciato oggi da Netflix offre un ulteriore sguardo all’interno della serie diretta da Edoardo De Angelis. Ad interpretare i ruoli chiave, Valeria Golino (Vittoria) e Giordana Marengo (Giovanna). Alessandro Preziosi è Andrea, il padre di Giovanna, mentre Pina Turco è Nella, la madre.
    La serie è tra le più attese del nuovo anno, e non possiamo fare a meno di chiedercelo. Replicherà il successo di pubblico e critica de L’amica geniale? Le premesse ci sono tutte, vediamo perché.

    La Napoli di Elena Ferrante


    Lettori e spettatori hanno amato la Napoli raccontata dall’autrice attraverso la sua tetralogia più celebre. La Napoli di Elena Ferrante andava, in quel caso, dal quartiere popolare Liuttazzi fino a piazza dei Martiri e al lungomare. Da un quartiere sprofondato nella più nera miseria fino ai quartieri ricchi, quelli del riscatto. Dalla Napoli sporca, povera e piena di pregiudizi del dopoguerra fino alla Napoli dei giorni nostri. Una Napoli in cui non mancano ancora oggi problemi e conflitti, ma che vive una fase di profonda evoluzione.

    Anche in La vita bugiarda degli adulti, Napoli è al tempo stesso scenografia e co-protagonista. La serie è infatti un ritratto potente e singolare del passaggio di Giovanna dall’infanzia all’adolescenza negli anni Novanta. La sua ricerca di un nuovo volto, dopo quello felice dell’infanzia, oscilla tra due Napoli consanguinee che però si temono e si detestano. La Napoli di sopra, che s’è attribuita una maschera fine, e quella di sotto, che si finge smodata, triviale. Giovanna oscilla tra alto e basso, ora precipitando ora inerpicandosi, disorientata dal fatto che, su o giù, la città pare senza risposta e senza scampo.

    La città si tingerà ancora una volta delle mille sfumature che la rappresentano, e saprà ammaliare e affascinare lettori e spettatori. Se è vero che La vita bugiarda degli adulti è una storia di donne, Napoli è sicuramente una di loro.

    Un cast davvero azzeccato

    Siamo onesti: lo pensiamo tutti dalle prime foto rilasciate, che il cast di questa serie sia tra i più riusciti. Per la serie diretta da Edoardo De Angelis, ad interpretare le due protagoniste indiscusse, ci sono Valeria Golino (Vittoria) e Giordana Marengo (Giovanna). Se è vero che è difficile identificare in un volto quello che potrebbero aver immaginato migliaia di lettori, è altrettanto vero che il volto e le movenze di Valeria Golino incarnano alla perfezione la natura di Vittoria. Allo stesso modo, la scelta di Giordana Marengo per interpretare l’adolescente Giovanna è interessante. Verdetto sospeso per Alessandro Preziosi nei panni di Andrea, il padre di Giovanna, ma è incontestabile che La vita bugiarda degli adulti sia una grande storia di donne. Vittoria, Giovanna e sì, anche Napoli.

    Una storia corale multigenerazionale

    un'immagine dal set de la vita bugiarda degli adulti
    Uno dei punti di forza di Elena Ferrante è sempre la capacità della sua scrittura di narrare ogni età. Se è vero che questo talento è alla base di numerose teorie sull’identità dell’autrice, è altrettanto vero che sia alla base del successo così trasversale dei suoi romanzi. Il pubblico de La vita bugiarda degli adulti va dagli adolescenti ai loro nonni, e racconta qualcosa di universale: la difficoltà di crescere, e diventare adulti.

    Per Giovanna, questo processo inizia in modo doloroso a tredici anni, quando scopre di non essere bella. Almeno non secondo i canoni tradizionali, che in un momento così delicato come la pubertà sono inevitabilmente rassicuranti. È così che la ragazzina composta, educata, che non parla dialetto e che vive l’assenza dolorosa del padre nella sua vita si trova ad avvicinarsi alla zia Vittoria. La pecora nera della famiglia, e quale famiglia non ne ha almeno una?

    Vittoria è una donna dai modi decisamente non eleganti e dal carattere duro, abituata a decidere tutto senza contraddittorio. E se dall’incontro/scontro con lei Giovanna inizierà effettivamente a diventare grande, la donna non è sicuramente accogliente o materna. Al contrario, scaraventa la nipote nella vita adulta aprendole gli occhi su tutto ciò che di peggio la circonda. Dalle ambiguità della madre alla tirchieria paterna, alle bugie che iniziano a fare capolino in molteplici narrazioni che costituivano una base del suo vissuto.
    un'immagine dal set de la vita bugiarda degli adulti
    Quella de La vita bugiarda degli adulti è sicuramente una narrazione per estremi, ma è facile identificare in Vittoria quel momento in cui i genitori, gli adulti della nostra vita, smettono di essere divinità perfette e diventano persone. E allo stesso modo, come non rivedersi nella ribellione di Giovanna, che si comporta male, usa il dialetto per infastidire i genitori, si veste solo di nero e con capi che la nascondono?
    Una storia intima e coinvolgente, un cast riuscito, lo sfondo di una città affascinante contradditoria… Gli ingredienti per il successo ci sono tutti, ma per scoprirlo dovremo aspettare il 4 gennaio 2023, quando la serie uscirà su Netflix.

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