Da questa settimana, su Netflix, è disponibile Conversazioni con un killer: Il caso Gacy, documentario di Joe Berlinger che ha attirato l’attenzione del pubblico perché racconta la storia di John Wayne Gacy, serial killer condannato per aver ucciso 33 adolescenti. Molti ritengono, erroneamente, che Stephen King si sia ispirato a Gacy quando ha creato Pennywise, il clown di It, il suo romanzo più famoso. Scopriamo da dove nasce questa credenza e la vera genesi di uno dei personaggi più terrificanti e iconici dello scrittore americano.
John Wayne Gacy, secondo le accuse degli inquirenti, ha iniziato la sua attività criminale nel 1972 per poi essere arrestato nel 1978. Nell’arco di questi sei anni, Gacy ha torturato, violentato e ucciso 33 adolescenti, tutti in età compresa tra i 16 e i 22 anni. La maggior parte delle vittime, ventotto per l’esattezza, furono seppellite sotto la sua abitazione o nella cantina di casa, e alcune di esse non sono state ancora identificate.
Ma perché molti pensano che Stephen King si sia ispirato a John Wayne Gacy per la figura di Pennywise nel libro IT? Il serial killer, oltre ad essere un imprenditore edile di successo, faceva parte di un’associazione di clown, la Joker Clown Club, i cui membri si esibivano alle feste di benedicenza e nei reparti pediatrici degli ospedali. In queste occasioni Gacy si trasformava in Pogo the clown. I pagliacci erano anche i soggetti preferiti dei suoi quadri, dipinti in prigione prima di ricevere l’iniezione letale il 10 maggio 1994. John Wayne Gacy fu soprannominato dalla stampa Killer Clown.
Due sono gli indizi su cui si basano coloro che parlano di un nesso tra John Wayne Gacy e It: in primo piano viene messa la figura del pagliaccio, che in entrambi i casi si presenta come un predatore di adolescenti. Inoltre, lo scrittore ha ammesso che l’idea del libro gli è venuta nel 1978, anno in cui il serial killer è stato scoperto ed arrestato.
Stephen King non ha mai confermato che il protagonista di IT sia stato influenzato da Pogo il Clown. Lo scrittore statunitense ha raccontato che nel 1978, la sua famiglia viveva a Boulder, in Colorado. Un giorno, mentre stava andando a ritirare la macchina presso la concessionaria, era al crepuscolo e, camminando su un ponte di legno, i suoi stivali facevano uno strano rumore che gli fece ricordare la fiaba norvegese I tre capretti furbetti. A quel punto, King si chiese “Cosa farei se un troll, nascosto sotto il ponte, iniziasse a gridare? È stato allora che mi è venuta voglia di scrivere un romanzo su un vero troll che vive sotto un vero ponte”. Negli anni successivi King ha lavorato sull’idea iniziale e dà lì è nato Pennywise, una delle tante sembianze fisiche sotto le quali si nasconde It.