Un sacchetto di biglie è il film di Jacques Doillon del 1973. La pellicola è basata su una storia vera, più precisamente è un adattamento dell’omonimo romanzo autobiografico di Joseph Joffo. Il libro, ambientato durante l’occupazione nazista della Francia, narra la storia di due fratelli che cercano di raggiungere Nizza, occupata dagli italiani.
Joseph e Maurice Joffo sono i protagonisti di Un sacchetto di biglie, i due ragazzini trascorrono la loro infanzia come tanti altri bambini, ma tutto cambia quando la Germania nazista occupa la Francia. La famiglia Joffo è di origine ebraica, Joseph e Maurice devono indossare i segni distintivi sulla giacca della divisa, emarginati dagli amici che ora li guardano in maniera diversa.
Quando iniziano le deportazioni, la famiglia decide di dividersi: il padre dà dei soldi a Joseph e Maurice e i ragazzi si mettono in viaggio verso Nizza, che è libera dai nazisti e occupata dagli italiani. I due ragazzi, grazie ad un’incredibile dose di astuzia, coraggio e ingegno riescono a sopravvivere alle barbarie naziste e a ricongiungersi finalmente alla loro famiglia.
Joseph Joffo ha raccontato questa storia nel libro Un sacchetto di biglie pubblicato nel 1973, nel romanzo viene raccontato il viaggio dei due ragazzi e di come, grazie alla solidarietà di molti sconosciuti, siano riusciti a sopravvivere. Joseph e Maurice, ad esempio, fermati dai tedeschi, si salvano grazie ad un prete che gli fornisce due falsi certificati di battesimo.
Quando sui giornali compare scritto “Parigi libera”, Joseph decide di tornare nella capitale prendendo un treno che trabocca di gente, mentre Maurice lo raggiunge successivamente in automobile. A Parigi incontrano di nuovo tutta la famiglia, tranne il padre. Il romanzo finisce con l’autore Joseph Joffo che è cresciuto, ha 42 anni e tre figli, e ricorda sempre la sua biglia ed il padre che gliel’aveva regalata.
Un sacchetto di biglie è stato tradotto in 18 lingue, nel 2013 ne è stata realizzata anche una versione a fumetti.