The Whale, film diretto da Darren Aronofsky spettacolarizza il delicato tema dell’obesità? Sebbene il film abbia vinto Leoncino d’Oro a Venezia 2022 e Brendan Fraser abbia conquistato la nomination come miglior attore protagonista in un film drammatico ai Golden Globes 2023, la pellicola in questi giorni – dall’altra parte dell’Oceano – sta alimentando accesi dibattiti sul tema della grassofobia. Dibattiti che il regista del film ha definito “no sense”.
Le polemiche intorno a The Whale sono iniziate dopo la pubblicazione di articolo del New York Times scritto da Roxane Gay, nel quale la giornalista e scrittrice ha definito il film “nella migliore delle ipotesi una finzione gratuita e auto-esaltante. Il pubblico vedrà lo spettacolo di un uomo di 600 libbre che non vuole prendersi cura di se stesso, in lutto per la perdita del suo partner morto suicida, desideroso di morire lui stesso e usando il cibo come mezzo a tal fine”.
Dopo queste parole, il regista Darren Aronofsky, ai microfoni di Yahoo Entertainment, ha voluto fare alcune precisazioni: “Volevamo creare un personaggio molto elaborato che avesse parti cattive e parti buone. Charlie è molto egoista, ma è anche pieno d’amore e cerca il perdono. Quindi le critiche non hanno senso per me. Brendan Fraser è l’attore giusto per interpretare questo ruolo e il film è un esercizio di empatia“.
Adattamento cinematografico dell’omonima opera teatrale del 2012 scritta da Samuel D. Hunter, autore anche della sceneggiatura del film, The Whale segue le vicende di Charlie, un professore universitario di oltre 250 chili oramai recluso in casa. Dopo un grave malore e una diagnosi che suggerisce quanto poco gli resta, decide di riallacciare i rapporti con Ellie (interpretata dalla star di Stranger Things Sadie Sink), la figlia adolescente che non vede da moltissimi anni. Il film uscirà nelle sale italiane il prossimo febbraio.