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    Home » Cinema » Ultime news cinema » Taxi Driver, Quentin Tarantino critica la scelta di rendere bianco il personaggio di Harvey Keitel

    Taxi Driver, Quentin Tarantino critica la scelta di rendere bianco il personaggio di Harvey Keitel

    Quentin Tarantino ha parlato di Taxi Driver e ha criticato la scelta di rendere bianco il personaggio di Harvey Keitel nel film di Martin Scorsese.
    Matteo MarescalcoDi Matteo Marescalco5 Novembre 20223 min lettura
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    Frame tratto da Taxi Driver
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    Quentin Tarantino ha parlato di Taxi Driver e ha criticato la scelta di Columbia Pictures di rendere bianco il personaggio di Harvey Keitel nel film. Il regista non ha mai nascosto il suo notevole amore nei confronti del titolo diretto da Martin Scorsese ma, in Cinema Speculation (il suo ultimo libro), lascia emergere alcune criticità che il film, a suo avviso, contiene.

    A detta di Quentin Tarantino, infatti, Martin Scorsese avrebbe dovuto seguire pedissequamente la sceneggiatura originale di Paul Schrader, che prevedeva che alcuni personaggi del film – tra cui Sport, interpretato da Harvey Keitel – fossero neri e non bianchi. Il regista, però, avrebbe scelto di filmare la versione della sceneggiatura approvata da Columbia Pictures e questo, secondo Quentin Tarantino, avrebbe privato Taxi Driver di ulteriore virulenza. Il personaggio di Travis Bickle, infatti, è fondamentalmente razzista e mostrare maggiormente le sue interazioni con i neri avrebbe reso il film più forte.

    Come riportato da IndieWire, Quentin Tarantino ha dichiarato: “Il film rende evidente che Travis vede i maschi neri come figure criminali. Il personaggio respinge qualsiasi contatto con loro. Devono essere temuti o per lo meno evitati. E poiché guardiamo il film dal punto di vista di Travis, lo facciamo anche noi”. Secondo Quentin Tarantino, Columbia avrebbe chiesto a Paul Schrader “di cambiare il personaggio di Sport da nero a bianco perché i disordini razziali di qualche anno prima gettavano ancora una lunga ombra”.

    Il regista ha respinto le preoccupazioni dello studio sul fatto che il casting di un attore nero avrebbe scatenato rivolte o causato problemi di sicurezza, affermando che anche lui ha avuto un problema simile con il suo Django Unchained. “È possibile che la Columbia sia timida nei confronti di un film provocatorio come Taxi Driver?” chiede Quentin Tarantino. “Diavolo, sì, più di trent’anni dopo la Columbia Pictures è stata timida anche con Django Unchained”.

    Secondo il regista, il casting di un maggior numero di attori neri e il fatto che Travis Bickle scatenasse la violenza contro di loro avrebbe portato il suo razzismo ancora più in primo piano. Ha scritto Tarantino: “Chi non avrebbe sopportato una scelta del genere? Il pubblico nero? O è più probabile che siano stati i bianchi che hanno finanziato il film a sentirsi a disagio con le immagini della sceneggiatura originale di Paul Schrader?”.

    L’autore di Pulp Fiction concede a Scorsese il beneficio del dubbio, scrivendo che ritiene che le preoccupazioni del regista per la sicurezza fossero più sincere di quelle dello studio. Ma non lo priva di ogni responsabilità, dal momento che continua a ritenere sbagliata la sua decisione.

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