Il film Scusate se esisto è tratto da una storia vera, ovvero quella dell’architetta Guendalina Salimei e del suo progetto di riqualificazione del complesso residenziale popolare del Corviale, il “Serpentone” situato nella periferia di Roma. Il progetto, che prevedeva una ridistribuzione degli spazi e l’inserimento di aree verdi, è però rimasto incompiuto e il film prende le mosse dalla vicenda per operare una riflessione sulla discriminazione e su temi di rilevanza sociale.
Il film, diretto dal regista Riccardo Milani e uscito nel 2014, ha come protagonisti Paola Cortellesi e Raoul Bova. La prima interpreta Serena Bruno, architetta abruzzese dal brillante curriculum che decide, come molti expat che soffrono di nostalgia per il Belpaese, di tornare in Italia (da Londra) per potersi affermare come professionista di successo. Sfortunatamente, Serena sbatterà contrò un muro di gomma e presto si troverà a fare i conti con le difficoltà di inserimento e le discriminazioni di genere di cui sarà vittima. Grazie all’amicizia che instaura con Francesco (Raoul Bova), però, Serena escogiterà un piano per poter aggirare gli ostacoli e ottenere così un progetto di riqualificazione del quartiere Corviale nella periferia di Roma.
Il bando di concorso che la vera architetta Salimei si aggiudicò nel 2009 venne rinominato “Chilometro verde” per la parte di area verde che avrebbe dovuto interessare diverse zone del complesso di palazzi, insieme all’inserimento di zone dedicate a socializzazione e divertimento, nonché servizi pubblici e attività commerciali.
“La mia Serena Bruno – ebbe modo di dire la stessa Paola Cortellesi – è un’architetta costretta a lottare con ogni mezzo pur di ricoprire il ruolo che merita. Lotta, ma si scontra con una situazione di crisi generale che riserva alle donne una diffusa diffidenza e una decisa ostilità quando si tratta di accedere ai pochi posti di lavoro dirigenziali disponibili.”
Dal canto suo Guendalina Salimei, commentò l’uscita del film al Corriere: “Non ho un compagno come Raoul Bova, l’amico di Serena nel film e nemmeno sono di origini abruzzesi”. L’architetta aggiunse inoltre “Questo è un mestiere che si fa in cantiere. In un clima maschio, con gli operai che non vanno tanto per il sottile. Ed è comprensibile che non ci sia una grande considerazione per le donne”
Nel cast, oltre ai già citati Bova e Cortellesi, anche Corrado Fortuna, la barese Lunetta Savino, Cesare Bocci, Ennio Fantastichini e Stefania Rocca.