Lando Buzzanca, 87 anni è morto oggi 18 dicembre 2022: l’attore era ricoverato al Policlinico Gemelli dopo aver passato diversi mesi in una residenza per anziani. Il suo medico curante aveva denunciato lo stato pietoso in cui lo aveva trovato nella RSA: “Ha 87 anni, ma sembra ne abbia 115.Era in questo stato già a luglio. In sei mesi ha perso 25-30 chili”
Lando Buzzanca era nato a Palermo il 25 agosto 1935, da una famiglia d’arte, attore era lo zio Gino e, solo in un secondo momento, lo divenne anche il padre Empedocle, il quale in origine era proiezionista. A diciassette anni si trasferì a Roma, per frequentare corsi di recitazione all’Accademia Sharoff.
L’attore esordì ufficialmente nel 1961 in Divorzio all’italiana di Pietro Germi, con lo stesso attore girò Sedotta e abbandonata. Nel 1964 fu protagonista nella pellicola Senza sole né luna di Luciano Ricci. Dopo questi film, l’attore iniziò ad essere chiamato per interpretare lo stereotipo di maschio siciliano geloso in alcune pellicole di secondo piano. Nel 1967 Alberto Lattuada lo chiama per il suo Don Giovanni in Sicilia.
Nel Lando Buzzanca 1970 approdò sul piccolo schermo per condurre con Delia Scala il varietà televisivo Signore e signora, dove lanciò il suo tormentone “mi vien che ridere”, che gli rimarrà appiccicato per anni. Nel 1971 fu il protagonista del film Il merlo maschio, commedia sexy all’italiana di Pasquale Festa Campanile. A questo seguirono altri film dello stesso filone come Quando le donne persero la coda, L’uccello migratore, La schiava io ce l’ho e tu no, L’arbitro e All’onorevole piacciono le donne.
Lando Buzzanca, comunque, rifiutò di apparire in altri film del filone considerandolo ormai esaurito, non volendo partecipare a pellicole come quelle che hanno visto protagonisti Alvaro Vitali e Gianfranco D’Angelo. Il suo interesse si spostò alla radio dove è tra i protagonisti di Gran varietà, il programma della domenica mattina.
Dopo alcuni anni di attività in teatro, nel 2005 Buzzanca tornò a lavorare per la televisione con la fiction Mio figlio, nel ruolo del padre di un ragazzo omosessuale. Cinque anni dopo riprese il ruolo nel sequel Io e mio figlio – Nuove storie per il commissario Vivaldi.
Nel 2007 recitò nel film I Viceré di Roberto Faenza, per il quale venne candidato al David di Donatello per il miglior attore protagonista e vinse il Globo d’oro al miglior attore.
Il 7 agosto 2013 tentò il suicidio, come lui stesso confermò un anno dopo. Nel 2016 partecipò a Ballando con le stelle. Nel 2019 apparve per l’ultima volta sullo schermo nel film televisivo W gli sposi di Valerio Zanoli.
Da anni era affetto da demenza senile. L’attore era stato ricoverato al policlinico Gemelli dopo essere caduto da una sedia a rotelle nella RSA che lo ospitava da circa un anno. La compagna Francesca Della Valle e il medico Tomaselli a novembre avevano sottolineato lo stato di abbandono e di declino fisico di Lando Buzzanca durante il ricovero nella struttura. Massimiliano Buzzanca, figlio dell’attore, aveva minacciato di denunciare entrambi “per tutelare il padre e la sua privacy”.