Ladyhawke è diventato famoso anche per le suggestive location del film, fra castelli, chiese e rocche e boschi. La pellicola è stata girata quasi interamente in Italia, nelle province di Cremona, Parma, Piacenza, Massa Carrara, e in provincia di Belluno, ma anche nei boschi vicino a Pontremoli, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e sui Monti della Laga.
Sicuramente, il Castello Torrechiara è uno dei siti rimasti più impressi negli occhi degli spettatori, grazie al suo stile medievale-rinascimentale e al suo fascino senza tempo. Situato a 18 km da Parma, nel film è Aguillon, la città in cui risiede il vescovo (chiamata così per suggerire al pubblico una ambientazione francese).
Le primissime e indimenticabili scene del film (quando cioè il ladro Philippe scappa dalla fortezza attraverso le fogne) sono state girate alla Rocca di Soncino, nei pressi di Cremona, un complesso medievale risalente al X° secolo.
Rocca Calascio, invece, situata su una cresta a quasi 1.500 metri d’altezza a poca distanza da Campo Imperatore, nel film è il luogo in cui trova rifugio il monaco anziano, e in cui Michelle Pfeiffer precipita dalla torre (torre che però era stata ricreata artificialmente).
A Castell’Arquato, borgo medievale a una trentina di km da Piacenza, si sono svolte gran parte delle riprese del film. La scena della processione tenuta dal vescovo, per esempio, è stata filmata nella piazza centrale vicina alla Rocca Viscontea.
A Tuscania, paese sulle colline etrusche in provincia di Viterbo, è invece situata la chiesa in cui si svolgono le scene finali. Viterbo non è nuova a “incursioni cinematografiche”: le sue meravigliose location sono infatti state sfruttate dal regista Franco Zeffirelli per il suo Romeo e Giulietta del 1968.
Ma anche i boschi e le ambientazioni naturali contribuiscono in modo decisivo a ricreare quell’ambientazione fantasy medievale tipica del film e così lungamente ricercata dal suo regista Richard Donner. Sulle Dolomiti bellunesi, per esempio, è stata girata una delle più belle scene del film, quella in cui vediamo il falco planare e lambire con le ali una distesa d’acqua.