In Indiana Jones e l’Ultima Crociata è presente una scena in cui il protagonista si ritrova a passare per una fogna piena di topi a cui poi viene dato fuoco. Tuttavia molti gli passano a un pelo dal viso e generalmente i ratti sono portatori di malattie, quindi come l’hanno realizzata? Gli hanno davvero dato fuoco? Scopriamolo insieme.
Il segreto dietro alla realizzazione di questa sequenza, esattamente come per quella dei serpenti nel primo capitolo, risiede nel fatto che il regista voleva che tutto fosse quanto più realistico possibile, ma senza mettere in pericolo né gli attori, tanto meno i poveri topolini. Quando uno degli antagonisti appicca l’incendio bruciando i roditori vediamo in realtà dei pupazzi radiocomandati, simili agli animatronics, che muovono la testa e le zampe. Nulla di più, solo dei semplici props di scena. Quindi sono stati fatti tutti allo stesso modo? Assolutamente no, o si sarebbe perso quel realismo che gli si voleva dare.
Tuttavia non potendo prendere realmente dei ratti che vivono nelle fogne e piazzarli sulla scena senza mettere in pericolo i protagonisti, hanno pensato di chiamare i maggiori allevamenti degli Stati Uniti e crescerli sin dalla nascita. Ed è così che la produzione ha pagato per allevare 10 mila ratti domestici, essendo l’unico modo per assicurarsi che fossero privi di malattie. Ma non è tutto, perché dovevano sembrare degli animali sporchi e sgradevoli a guardarli, perciò una sezione del make up è stato dedicato al trucco per rendere il pelo dei piccoli e paffuti roditori quanto più realistico possibile, come quello di un animale che vive in una fogna e non nato in cattività. Infine sembra che Harrison Ford da giovane avesse in casa dei topi domestici, perciò non solo non ne era intimorito, ma li adorava, passando ore a giocare con loro sul set.
Indiana Jones e l’Ultima Crociata è un film del 1989 con Harrison Ford e il compianto Sean Connery. La pellicola è considerata tra le migliori della saga anche per la presenza di Connery che ha dato ai fan un’interpretazione eccezionale.