Il significato del titolo Il Diavolo Veste Prada si riferisce al con cui la sua antagonista principale, Miranda Priestley (Meryl Streep) si approccia al mondo degli affari con spietatezza e con fare diabolico, ma sempre in abiti griffati, di Prada o altri celebri stilisti.

La commedia di David Frankel è incentrata sulla figura di Andrea Sachs (Anne Hathaway) che si ritrova ad avere la fortuna di lavorare per la famosa rivista di moda Runway, la migliore nel settore, e di fare da assistente all’inflessibile direttrice Miranda Priestley. In breve tempo si rende conto che lavorare per lei non è affatto semplice e che il suo capo è tutt’altro che un tipo magnanimo e gentile. Proprio come Anna Wintour, la direttrice di Vogue America a cui si sono ispirati per la caratterizzazione di Miranda, il personaggio del film non guarda in faccia nessuno pur di perseguire i propri scopi, non ha scrupoli per chiunque, che siano nemici o amici. Anzi è disposta a tutto per svolgere le sue mansioni e ha un’intelligenza mefistofelica e una perseveranza diabolica.

Un diavolo in tacchi a spillo – come suggerisce anche l’immagine della locandina del fim – pronto a mettere nel sacco chiunque le stia attorno e corrompendo anche le persone più pure pur di ottenere la loro anima. Tuttavia questo non significa che non debba avere un certo portamento e una mise impeccabile, griffata Prada appunto. Nel film in realtà la vediamo con diversi capi di alta moda, ma prevalentemente sfoggia proprio un abbigliamento Prada. Da qui il significato del titolo del film.

Il Diavolo Veste Prada è un film del 2006 che ha ricevuto il plauso della critica e del pubblico. Il sito aggregatore di recensioni professionali chiamato Rotten Tomatoes gli ha assegnato un lussuoso 76% di giudizi positivi.

Condividi.

Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it