Five Nights at Freddy’s, film del 2023, è uscito il 2 novembre in sala e la critica cinematografica sta già dibattendo sul fatto se questo film sia spaventoso o noioso.
Su Cinefilos si parla di un horror accessibile a tutti ma che allo stesso tempo riesce anche ad intrattenere lo spettatore: “Emma Tammi confeziona un horror movie accessibile a tutti, sia per coloro che amano l’omonima serie di videogiochi sia per chi si approccia alla storia per la prima volta. Nonostante alcune falle interne della sceneggitura, il film risulta godibile e con una narrazione funzionale, svolgendo la sua funzione primaria di intrattenimento”.
Diverso è il parere di Nocturno: “Un progetto assai ruffiano, destinato a fare il suo tempo ben prima del tempo e che, al netto di tutto, il suo (s)porco lavoraccio finisce comunque per farlo, anche se male. Nonostante, ovviamente, la solita pletora di jumpscare da discount e la sconsiderata volontà di non impiegare quei veri animatronics che avevano fatto la fortuna di un’operazione decisamente più onesta come The Banana Splits Movie, ricorrendo piuttosto ad una CGI in odor di gaming che, se a pixel ridotti poteva ancora garantire la giusta immersione, fra i quattro lati di un grande schermo finisce per abbattere con l’accetta ogni residua sospensione dell’incredulità”.
Sul The Guardian invece si porta in evidenza il lato noioso del film: “Il brivido che ci si aspetta da questo materiale non arriva mai, frenato da un misto di indecisione e di presunzione fuori luogo. Five Nights at Freddy’s è in qualche modo una faticaccia da superare e sarà prontamente dimenticato”. Anche Variety è d’accordo: “I registi di Five Nights at Freddy’s hanno fatto tutte le scelte sbagliate. Invece di mettere al centro i personaggi gli animatrocis, hanno deciso di concentrarsi su una trama e una storia sconcertanti per il loro protagonista. Nel tentativo di adattare il gioco per lo schermo, hanno dimenticato ciò che rende speciale l’originale, strappando risate involontarie alla sua bizzarra storia invece di intrattenere il pubblico”.