Volodymyr Zelensky è intervenuto durante la cerimonia di apertura di Cannes 2022: il presidente ucraino, ha parlato dell’importanza del cinema in questo periodo di guerra citando Il Grande Dittatore. ‘Nel mondo abbiamo bisogno di un nuovo Charlie Chaplin’, ha detto Zelensky, sostenendo che la visione del film del regista britannico sia fondamentale per riflettere sulle contraddizioni della guerra.
President Zelenskyy beams into #Cannes. pic.twitter.com/76FmJYUMki
— erickohn (@erickohn) May 17, 2022
Vincent Lindon, presidente della giuria di Cannes, aveva promesso che il Festival non avrebbe chiuso la porta in faccia alla guerra e ha mantenuto la parola. Ieri, sul finale della cerimonia di apertura del 75esimo festival di Cannes, l’attrice Virginie Efira ha introdotto in collegamento, attraverso una videochiamata, Volodymyr Zelensky. Il presidente dell’Ucraina, durante il suo intervento, ha affrontato varie tematiche, ma ha parlato soprattutto al mondo del cinema e del suo ruolo in questa guerra “Il 24 febbraio la Russia ha iniziato una guerra di proporzioni enormi contro l’Ucraina con l’intenzione di allargare la sua presenza in Europa. Centinaia di persone muoiono ogni giorno“, ha detto Zelensky, aggiungendo: “Il cinema starà muto o ne parlerà? Se c’è un dittatore, ancora una volta ci troviamo a combattere per la libertà, la nostra vittoria dipende da quanto resteremo uniti. Il cinema starà zitto o parlerà? Il cinema può restare fuori da tutto questo? “, ha chiesto il presidente ucraino. “Abbiamo bisogno di un nuovo Chaplin che dimostri che, ai nostri tempi, il cinema non è muto“, ha continuato Zelensky salutato dalla standing ovation dei presenti.
Volodymyr Zelenskyy is here by live video, and greeted by a long ovation.
He is talking about Chaplin in The Great Dictator, quoting Apocalypse Now and drawing parallels between fictional war and dictators and the one Ukraine faces. pic.twitter.com/A9IdFOLAnH
— Rebecca Keegan (@ThatRebecca) May 17, 2022
Il presidente Ucraino, che prima di essere eletto era egli stesso un attore, ha citato il regista Mantas Kvedaravicius, morto in Ucraina e il cui documentario Mariupolis 2 è stato terminato dalla compagna Hanna Bilobrova e sarà presentato al Festival, nei prossimi giorni, nel corso di una proiezione speciale. Senza mai citare Vladimir Putin, Zelensky ha affermato “L’odio alla fine scomparirà e i dittatori moriranno. Siamo in guerra per la libertà“, ripetendo alcuni passi del discorso di Chaplin nel film Il Grande Dittatore, La pellicola che, come tutti sanno, prendeva di mira Adolf Hitler, rappresentando una forte parodia del movimento nazista e del suo condottiero.