Big Game – Caccia al presidente, film del 2014, finisce con una foto scattata a Oskari e Moore. L’eroe che ha salvato il Presidente diventa noto alla stampa con un articolo di giornale che viene inquadrato incorniciato e appeso alla parete.
Nel finale avviene la scoperta che Hazar (Mehmet Kurtuluş) era un agente della CIA e che dietro l’attacco c’erano Herbert (Jim Broadbent) e il Vicepresidente (Victor Gaber). Il loro piano prevedeva l’uccisione – tramite l’uso di una bomba a orologeria – del Presidente Moore (Samuel L. Jackson) per creare una nuova guerra al terrorismo, ma con la sua sopravvivenza il Vicepresidente vede sfumare il suo piano. Herbert, il corrotto agente della CIA che ha contribuito a orchestrare l’intera vicenda, ha ucciso tutti coloro che erano a conoscenza del piano e alla fine scompare dandosi alla macchia. Il Presidente viene quindi salvato da Oskari (Onni Tommila) che alla fine riceve la Medaglia d’Onore per aver salvato la vita di Moore.
Big Game – Caccia al presidente vede, Samuel L. Jackson nei panni del Presidente degli Stati Uniti che deve affidarsi a un ragazzino di 13 anni (Onni Tommila) per sopravvivere vivo dopo che l’Air Force One è stato abbattuto sopra la Finlandia nell’ambito di un piano messo a punto da dei traditori della Casa Bianca. Il budget del film è stato di 8,5 milioni di euro (equivalenti a 10 milioni di dollari dell’epoca), il che lo rende il film più costoso mai prodotto in Finlandia fino a quel momento. Presentato in anteprima al Toronto International Film Festival del 2014, il film è stato generalmente ben accolto anche se al botteghino ha incassato circa 7.5 milioni di dollari.