In una scena del film Benvenuti al Sud, si vede una targa che recita Qui non si muore: si trova a Castellabate, su uno dei muretti di palazzo Perrotti, nella piazza omonima. Nel 1811 il palazzo ospitò, per una sola notte, il re Gioacchino Murat, a cui si attribuiscono le parole pronunciate nel Cilento e poi incise sulla lastra di pietra. La frase del re di Napoli faceva riferimento alla salubrità del clima del luogo.

Nel film la targa compare in una delle scene più divertenti, quando il direttore Alberto, appena giunto a Castellabate nel cuore della notte, legge la frase in maniera incompleta (“Qui si muore”) a causa di una pianta che copre il “non”, rafforzando così le sue convinzioni sulla pericolosità del posto. Nel suo soggiorno si accorgerà poi dell’inesatta lettura della targa e ascolterà la spiegazione storica dell’amico Mattia.
Il film Benvenuti al Sud (2012) racconta la storia Alberto, un impettito capo ufficio brianzolo (Claudio Bisio), che a causa di una richiesta di trasferimento andata male viene spostato in una sede nel comune di Castellabate, nel Cilento.
Terrorizzato dalle voci che circolano sul Meridione, Alberto saluta la moglie (Angela Finocchiaro) e scende al Sud preparandosi al peggio. Dopo un iniziale periodo di spaesamento, il calore dei suoi colleghi (a cominciare dal giovane postino Mattia, interpretato da un quasi sconosciuto Alessandro Siani) e della gente del posto abbatteranno le difese di Alberto, che sarà costretto a rimettere in discussione tutti i suoi pregiudizi.
La commedia, diretta da Luca Miniero e remake dell’originale film francese Benvenuti al Nord, è stata un successo e che ha visto debuttare sullo schermo della straordinaria coppia formata da Alessandro Siani Claudio Bisio.