La farina di grillo è una delle prime novità del 2023, è arrivato infatti il via libera al commercio dall’Unione Europea e l’avremo dunque anche in Italia. L’immissione è quella di un nuovo alimento sotto forma di polvere parzialmente sgrassata. Diventa interessante dove la potremo trovare.
Il cibo del futuro, così definito da molti quando si parla di questi alimenti, sbarca anche in Europa. La Commissione aveva chiesto, nel luglio del 2020, all’Autorità europea per la sicurezza alimentare di sottoporre a una valutazione in merito. Il 23 marzo scorso l’Efsa ha adottato un parere scinetifico sulla sicurezza della farina del Acheta domesticus, il grillo innocuo. Il provvedimento è stato così pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Ci sono voluti dunque cinque anni per studiare e approvare questa novità.
La polvere di farina di grillo pare che abbia un sapore che ricorda quello delle nocciole o della frutta secca e sarà presente in vari alimenti tra cui il pane, i cracker, grissini, biscotti, barrette ai cereali, prodotti secchi a base di pasta farcita, nel siero di latte in polvere, nei piatti a base di leguminose e verdure, nei prodotti sostitutivi della carne, in minestre e bevande, negli snack come le patatine e persino nella cioccolata.
Nonostante questo la Coldiretti ha evidenziato come il 54% degli italiani siano contrari agli insetti a tavola perché considerati totalmente estranei dalla loro cultura alimentare. Il 24% degli intervistati è indifferente, il 16% favorevole e il 6% non risponde. Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, ha sottolineato, come riportato da Il Sole 24 ore: “Mangi pure insetti chi ha voglia di esotico, ma è un gioco in malafede promuoverli per una dieta sostenibile in alternativa alla nostra”.