Vivienne Westwood è morta oggi, 29 dicembre 2022, all’età di 81 anni. La stilista britannica è stata per decenni uno dei punti di riferimento dell’estetica punk internazionale con i suoi design eccentrici e si è sempre schierata in prima fila per quanto riguarda l’attivismo ambientale, promuovendo una moda sostenibile. Ad annunciare la sua scomparsa è stato direttamente il marchio tramite l’account Instagram, rivelando che la stilista è morta pacificamente circondata dalla sua famiglia a Clapham, nel sud di Londra.
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“Vivienne ha continuato a fare le cose che amava fino all’ultimo momento, disegnando, lavorando sulla sua arte, scrivendo il suo libro e cambiando il mondo in meglio. Ha condotto una vita straordinaria. La sua innovazione e il suo impatto negli ultimi 60 anni sono stati immensi e continueranno nel futuro“, si legge nel post dedicato alla scomparsa di Vivienne Westwood.
Si legge anche: “Vivienne si considerava una taoista. Aveva scritto: ‘Non c’è mai stato così tanto bisogno del Tao. Tao ti dà la sensazione di appartenere al cosmo e dà uno scopo alla tua vita; ti dà un tale senso di identità e forza per sapere che stai vivendo la vita che dovresti vivere: sfrutta pienamente il tuo carattere e fai pieno uso della tua vita sulla terra‘”.
Nata come Vivienne Isabel Swire nel 1941, la stilista ha sposato Derek Westwood nel 1962: i due hanno avuto un figlio, Ben, e si sono separati dopo tre anni di matrimonio. Negli anni ’60 ha conosciuto Malcolm McLaren, “creatore” dei Sex Pistols, divenuto suo amico e compagno di vita, da cui ha avuto un altro figlio, Joseph. I due hanno unito le forze anche dal punto di vista professionale, iniziando a vendere abiti vintage e dischi nello storico mercato di Portobello Road. Negli anni Settanta ha dato vita a look iconici, caratterizzati soprattutto da borchie, indumenti di pelle, spille e maglioni bucati. La prima sfilata di Vivienne Westwood a Londra è del marzo 1981, con la collezione Pirate. Nel 2005 è stata insignita del titolo di Ufficiale dell’Impero Britannico, mentre l’anno successivo diventa Dama di Commenda dell’Impero Britannico.