La notte dei morti viventi, il cult zombie diretto nel 1968 dal maestro del cinema George Romero, ha influenzato non solo il genere horror diventando a tutti gli effetti il pioniere degli zombie movies, ma ha avuto una grande importanza per la storia del cinema. A dimostrazione dell’effetto che ha avuto nella cultura popolare basti sapere che di recente gli è entrato nel Guinnnes World Record per essere il film più citato in altre opere, più di qualunque altra pellicola nella storia della settima arte. Tuttavia bisogna specificare che il motivo sembra che ricada su un errore burocratico del 1968 che lo rese di pubblico dominio, quindi non coperto da copyright.
Dai titoli che più vi aspettereste siano stati influenzati da La notte dei morti viventi, come The Walking Dead, Train to Busan, Zombieland o Halloween II si esce anche dal genere horror passando per il drammatico Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino al thriller Fade to black. Anche la serie fantasy Game Of Thrones e molte altre ancora vi si sono ispirate. Infatti, sono ben 129 i film che contengono almeno una citazione al capolavoro di George Romero. Secondo il sito ufficiale del Guinnes dei Primati è tale da rappresentare una cifra da record e il numero è sicuramente destinato ad aumentare.
Il film ha dato al pubblico e ai futuri cineasti, una base solida per creare gli zombie che conosciamo ancora oggi, con la loro camminata lenta, i vestiti strappati, gli effetti speciali creati con il make-up e gli atti di cannibalismo da cui la vittima tenta di scappare. La notte dei morti viventi oltre a creare una delle figure horror più importanti del cinema, inoltre, ha cercato di abbattere gli stereotipi razziali dell’epoca facendo dell’attore Duane Jones (Ben) l’eroe della narrazione, nonché anche simbolo della critica sociale presentata come metafora all’interno del film.
Oltre, però, all’importanza storica e sociale di questo film e l’affetto che lo lega a molteplici generazioni di cinefili e non, uno dei motivi che l’ha portato ad avere un numero così alto di citazioni all’interno di altre opere sembrerebbe sia dovuto ad un errore nella registrazione dei diritti di copyright. Nel 1968 il titolo originale doveva essere Night of the Flesh Eaters, ma venne cambiato dalla casa di distribuzione, The Walter Reade Organization, nell’attuale originale Night of the living dead, per evitare che il pubblico potesse confonderlo con The Flesh Eaters uscito nel 1964. Non venne però notificato agli uffici del copyright e secondo la legge americana in vigore all’epoca, divenne ufficialmente di pubblico dominio come è ancora oggi.
Nonostante George Romero abbia citato in causa il distributore originale che commise l’errore, esso dichiarò bancarotta e chiuse nel 1970 senza poter risarcire il cineasta. Nonostante la legge americana sul copyright sia stata modificata non è però retroattiva, quindi i diritti dell’opera non possono più essere riconosciuti. Questo errore avrà sicuramente fatto perdere un grande ritorno economico al regista, ma ha contribuito anche alla nascita della sua carriera e alla sua notorietà, come lui stesso ha detto: “Quel film ci ha davvero dato la nostra carriera. Non ho lamentele“.