Il Re è morto: lunga vita al Re! James Earl Jones, attore di cinema, tv e teatro, il cui risonante e inconfondibile baritono lo ha reso noto come la voce del cattivo per eccellenza, Darth Vader in Star Wars, è morto ieri, 9 settembre 2024, nella propria casa, nella contea di Dutchess (NY), a 93 anni.
A dare la notizia è stato il suo rappresentante. Dopo aver superato una grave balbuzie da bambino, Jones si è affermato come uno degli attori neri pionieri della sua generazione, vantando una carriera lunga e versatile, che dura da oltre 60 anni, dal suo debutto a Broadway nel 1958 al Cort Theatre (ribattezzato James Earl Jones Theatre nel 2022) alla sua più recente interpretazione in Il principe cerca figlio del 2021. Per quel film, l’attore ha vestito i panni di Re Jaffe Joffer dalla commedia del 1988 di Eddie Murphy Il principe cerca moglie. Tra le varie interpretazioni che ha ripreso si annoverano la voce di Re Mufasa nel film d’animazione Disney Il re leone del 1994, il sequel direct-to-video del 1998 e il remake del 2019, il ruolo del vicedirettore della CIA e quello del viceammiraglio James Greer in tre film di Jack Ryan, Caccia a Ottobre Rosso del 1990, Giochi di potere del 1992 e Sotto il segno del pericolo del 1994.
Tra i suoi oltre 80 crediti cinematografici, altre parti in film degni di nota di includono quella di bombardiere B-52 nella satira sulla Guerra Fredda del 1964 di Stanley Kubrick Il dottor Stranamore (il suo debutto cinematografico), quella del primo presidente nero degli Stati Uniti in The Man del 1972, quella del temibile cattivo in Conan il barbaro del 1982, quella dell’autore solitario in L’uomo dei sogni del 1989, quella dell’ex star del baseball cieca in I ragazzi vincenti del 1993 e quella del ministro che vive nel Sudafrica dell’apartheid in Piangi, mio amato paese del 1995. È stato candidato a quattro Tony Awards, vincendone due, nel 1969 per aver interpretato il pugile Jack Johnson in La grande speranza bianca (che ha ripreso nel 1970, ricevendo la sua unica nomination all’Oscar) e nel 1987 per aver dato vita al ruolo di Troy Maxson nel dramma vincitore del premio Pulitzer di August Wilson, Barriere.
È stato candidato a otto premi Emmy in prima serata, vincendone due nel 1991, come attore non protagonista nella miniserie Ondata calda, sulle rivolte di Watts del 1965, e come attore protagonista nella serie drammatica La legge di Bird, su un ex poliziotto ingiustamente imprigionato che diventa un investigatore privato. Con lui, è stata la prima volta che un attore ha vinto due Emmy nello stesso anno. Inoltre, si è aggiudicato il Kennedy Center Honor nel 2002, lo Screen Actors Guild Life Achievement Award nel 2009, un Oscar onorario nel 2011 e un Tony Award alla carriera nel 2017. Il suo Grammy del 1977 per l’album di Spoken Word lo rende uno dei pochi attori ad aver ricevuto un EGOT. I suoi oltre 70 crediti televisivi includono titoli come Radici, The Atlanta Child Murders, LA Law, Homicide: Life on the Street, Everwood, e ruoli da guest star in show come I Simpson, Picket Fences, Law & Order, Frasier e House.
Per quanto riguarda il suo ruolo più famoso, è stato pagato 7.000 dollari per prestare la sua voce a Darth Vader in Star Wars: Una nuova speranza del 1977, ma ha rifiutato i crediti sullo schermo per quel film e il suo sequel, L’impero colpisce ancora del 1980, per deferenza nei confronti dell’attore che ha interpretato il ruolo sullo schermo, David Prowse. Con Il ritorno dello Jedi del 1983, tuttavia, Jones era diventato completamente sinonimo di uno dei cattivi più memorabili e terrificanti della storia del cinema e ha ricevuto il merito per il suo lavoro. È tornato a essere la voce di Vader per Episodio III – La vendetta dei Sith del 2005 e Rogue One: A Star Wars Story del 2016, mentre per la serie Disney+ del 2022 Obi-Wan Kenobi, ha autorizzato Lucasfilm a utilizzare registrazioni d’archivio e tecnologia AI per ricrearla. Quando, nel 2014, il New York Times gli chiese come avesse fatto a mantenere viva la sua carriera per così tanto tempo, la risposta evocò lo stesso tipo di umiltà schietta che aveva spesso manifestato nelle sue esibizioni:
Il segreto è non dimenticare mai che sei un attore esperto e che niente è il tuo progetto definitivo, migliore o peggiore. Mi considero ancora un novizio.
L’attore naque nel 1931, in una fattoria ad Arkabutla, Mississippi. Suo padre, Robert Earl Jones, lasciò casa poco dopo per intraprendere la carriera di attore (i due si riconciliarono più o meno quando il più giovane Jones aveva vent’anni e si esibirono persino insieme). All’età di 5 anni, si trasferì con i nonni materni nel Michigan. Lo shock del trasferimento gli causò una balbuzie così grave che spesso riusciva a comunicare solo per iscritto. Fu solo al liceo che iniziò a superarla, quando il suo insegnante di inglese, avendo saputo che componeva poesie, lo incoraggiò a leggere i suoi scritti ad alta voce in classe. Come studente universitario presso l’Università del Michigan, inizialmente si propose di studiare medicina, ma finì per interessarsi di più al teatro. Il suo primo ruolo teatrale fu una piccola parte nella produzione Off Broadway del 1957 Wedding in Japan.
Accettò lavori secondari per integrare quello teatrale occasionale in Sunrise at Campobello, The Cool World e The Pretender di Broadway, apparendo anche in spettacoli estivi. Nel 1960, si unì al New York Shakespeare Festival di Papp. L’anno seguente, ebbe il suo primo impatto serio in una produzione Off Broadway di Jean Genet di The Blacks come protagonista, Deodatus. In seguito, per Papp, interpretò Oberon in Sogno di una notte di mezza estate, il primo di molti acclamati turni shakespeariani. La sua magistrale interpretazione del 1964 come Otello per Papp fu spostata Off Broadway, dove la produzione andò avanti per quasi un anno. La prima grande svolta nel cinema avvenne tramite la produzione di Papp di Il mercante di Venezia, in cui interpretò il principe del Marocco per Shylock di George C. Scott. Quando Stanley Kubrick andò a trovare Scott, che stava prendendo in considerazione per uno dei protagonisti di Il dottor Stranamore, il regista rimase così colpito che scelse anche Jones per il film.
Nel 1966, ebbe il ruolo principale in Macbeth al New York Shakespeare Festival, ancora una volta con grande successo. Ottenne anche un ruolo ricorrente in Così gira il mondo, nel 1966, segnando un altro record: era la prima volta che un attore nero avesse un ruolo continuativo in una soap opera diurna. Tuttavia, questo è stato quasi uno dei segreti meglio custoditi di Broadway fino al 1968, con la sua interpretazione in La grande speranza bianca di Howard Sackler nel ruolo di Jack Johnson, il primo uomo di colore a vincere il campionato mondiale di pugilato dei pesi massimi. Il Tony, il clamore e il tempismo alla fine degli anni ’60 lo hanno spinto sotto i riflettori in un periodo in cui era difficile, per gli attori di colore, assicurarsi ruoli di qualità. Jones ha affermato che gli elogi ricevuti sia per la pièce teatrale che per il suo adattamento cinematografico non hanno fatto, però, molto per la sua carriera. Fu solo nel 1977, quando la sua voce terrorizzò il pubblico per la prima volta come Darth Vader, che le cose iniziarono davvero a cambiare per lui.
Quello stesso anno, apparve anche in Radici della ABC interpretando l’autore Alex Haley, il cui romanzo genealogico con lo stesso titolo ispirò la rivoluzionaria miniserie. Non divenne mai una vera e propria star nel senso classico del termine, ma i successi consecutivi di quell’anno, alla fine, lo resero un nome familiare, la cui presenza denotava una statura e un’autorevolezza a progetti che altrimenti non le avrebbero avute. Il teatro è il luogo in cui Jones è stato più spesso un’attrazione al botteghino, ben oltre gli 80 anni. È tornato a Broadway nel 2005 per una produzione di Sul lago dorato con Leslie Uggams, ottenendo un’altra nomination ai Tony. Nel 2008, ha interpretato Big Daddy in una produzione di La gatta sul tetto che scotta di Tennessee Williams, che presentava un cast tutto nero, tra cui Terrence Howard, Anika Noni Rose e Phylicia Rashad.
Due anni dopo, tornò a Broadway in una ripresa di A spasso con Daisy al fianco di Vanessa Redgrave. Il trasferimento della produzione a Londra nel 2011 implicò che saltasse la cerimonia degli Oscar onorari a Los Angeles. Invece, Sir Ben Kingsley sorprese Jones con la sua statuetta, consegnandogliela di persona dopo aver concluso una matinée dello spettacolo. Jones si è sposato in prime nozze con l’attrice e cantante Julienne Marie. La sua seconda moglie, con cui è stato sposato per 34 anni, l’attrice Cecilia Hart, è morta nel 2016. Gli è sopravvissuto il figlio, Flynn Earl Jones.